Cresce il mercato contadino a Marlia
Oltre 20 i banchi con i prodotti tipici della filiera corta della nostra terra
CAPANNORI. Oltre 20 banchi di prodotti tipici della filiera corta, buoni e genuini, quasi 300 clienti ogni sabato e produttori locali. E non solo frutta e verdura di qualità all’insegna dei sapori e dei saperi della tradizione. Anche iniziative sociali, degustazioni e campagne informative. Cresce il mercato del contadino di Marlia (nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo). Anche se il farmer’s market, per ora, resta al suo posto. Non si sposterà in piazza Aldo Moro nel centro di Capannori insieme agli ambulanti. I produttori bocciano la proposta ventilata dal sindaco Del Ghingaro. «Ci sono state prospettate due proposte, quella di andare il venerdì insieme al mercato ordinario oppure il sabato vicino alla chiesa – dicono gli organizzatori Valentina Bocchibianchi e Stefano Marazzi dell’associazione “Per Lammari” – la maggior parte dei produttori è contraria ed anche noi come associazione siamo titubanti. I produttori, quelli non commercianti, non sono attrezzati con camion, gazebo o generatori. A Marlia abbiamo già una struttura coperta, corrente elettrica ed uno spazio dove sistemare tavoli, sedie e frigo. Inoltre il mercato ha ormai acquisito una sua fisionomia dov’è ora».
Una realtà in forte espansione tanto che adesso si svolge ogni sabato del mese. «Il progetto nasce nell’estate del 2009 dalla Regione, finanziato dalla Provincia, dal Comune di Capannori e dalla Camera di Commercio. La durata dei finanziamenti è triennale a scalare del 30% annuo fino ad arrivare all’autofinanziamento. I banchi sono 24, compresi alcuni produttori stagionali».
Fare la spesa al mercato sta diventando un’alternativa al grande supermarket? «Abbiamo dalle 250 alle 300 persone ogni sabato. Frutta e verdura di stagione, pane e biscotti, pesce fresco, formaggio, salumi ed insaccati, miele, fiori e piante, legna. Il cliente medio? Le statistiche della Provincia dicono che prevalentemente ha più di 60 anni, ma per quanto ci riguarda direi molto meno. C’è una importante fascia di giovani sensibile a queste tematiche. La nostra è anche una missione. Crediamo possa attecchire nel tessuto sociale del capannorese in maniera significativa, anche se non potrà essere un’alternativa alla media-grande distribuzione vista la tipologia, stagionalità e prezzi dei prodotti».
Più cari ma più buoni e sani. La garanzia della qualità dagli abusivi è tutelata da regole precise. «Ogni azienda che fa domanda di partecipazione viene controllata tramite visita ispettiva da un esperto del settore agroalimentare, nel caso del biologico l’azienda deve presentare l’attestato di certificazione azienda biologica. Inoltre ogni sabato mattina il biologo controlla la merce sui banchi ed il prezzo, che deve rispettare quello consigliato dall’ente gestore. Ogni sabato i produttori si impegnano ad offrire una degustazione di prodotti tipici legati alla stagione ed ospitiamo spesso associazioni del territorio. Sabato 4 giugno sarà il secondo compleanno ed organizzeremo una festa con dibattito sull’argomento».
Il mercato contadino è stato fortemente caldeggiato dall’amministrazione Del Ghingaro all’inizio del suo secondo mandato.
«Valorizza i prodotti locali e garantisce una tracciabilità che è sinonimo di qualità e genuinità inoltre c’è un buon rapporto qualità-prezzo». C’è poi un altro aspetto interessante. «Molti clienti non sono residenti a Marlia, quindi attira persone che possono poi fare acquisti nei negozi del posto. Non deve essere visto come una concorrenza ma una opportunità. L’ipotesi del trasferimento a Capannori? È ancora in piedi, attenderemo qualche mese e poi faremo una valutazione con agricoltori, produttori e associazione che lo gestisce».
NICOLA NUCCI – Tirreno 3 Febbario 2011
25 Dicembre 2024