Di Raffaele Sardo – La Repubblica Napoli (11 maggio 2010)
E’ un vero e proprio braccio di ferro tra sindaco e prefetto. Da una parte Vincenzo Cenname, primo cittadino di Camigliano (CE), dall’altra Ezio Monaco, prefetto di Caserta. Il rappresentante del Governo ordina al sindaco di consegnare alla gestione provinciale gli archivi della Tarsu e della Tia, ma Cenname si rifiuta, e ora rischia di essere rimosso con tutto il consiglio comunale.
“Siamo all’assurdo – spiega il sindaco – il mio Comune è tra quelli che hanno gestito la raccolta differenziata in maniera diretta, con mezzi e personale propri. Ce ne siamo usciti dal consorzio unico nel 2009. Abbiamo razionalizzato il settore dei rifiuti con una gestione oculata anche della raccolta differenziata.
Una scelta che ha garantito il raggiungimento di notevoli percentuali di rifiuti differenziati. Da quattro anni i cittadini non vedono aumentare la Tarsu. Siamo stati premiati come uno dei comuni più virtuosi d’Italia. E ora rischiamo di essere mandati a casa perché abbiamo dimostrato efficienza nell’amministrare la cosa pubblica.”
Il rappresentante del governo, da parte sua, applica la legge. Finita l’emergenza rifiuti, il governo ha stabilito il passaggio alle Province del gettito finanziario del tributo. Ora il servizio è affidato a una società provinciale, la Gisec, presieduta dall’ex magistrato Felice Di Persia.
Nel frattempo il prefetto sta cercando anche informalmente di fare un ulteriore tentativo per convincere il sindaco a desistere dai suoi intenti.
“Io non mollo – dice Vincenzo Cenname a cui nel frattempo è giunta la solidarietà dell’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi – ritengo che in tempi di federalismo questa sia una battaglia giusta. E sarò orgoglioso di essere rimosso per aver difeso gli interessi della mia comunità.”
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TESTO DELLA MAIL:
Spesso i politici dicono e fanno cose con lo scopo di accattivarsi la simpatia dei cittadini elettori. Prestando molta attenzione a non urtare le sensibilità e le suscettibilità. Evitando scomodi argomenti che potrebbero far perdere qualche voto al loro partito.
L’esatto opposto del ciarlare quotidiano della politica nazionale, quella che va in onda a reti unificate da 15 anni e più ad oggi…
Quella stessa politica che per mano di una legge (e di un prefetto) mette sotto accusa un sindaco perché troppo virtuoso, sobrio e concreto nella gestione di un servizio come la raccolta dei rifiuti.
Il Sindaco si chiama Vincenzo Cenname, guida l’amministrazione del Comune di Camigliano (CE). E’ un comune con il 65% di raccolta differenziata, che fa il compostaggio domestico e ha abbassato la tariffa ai cittadini, che ha messo i pannolini lavabili al nido e raccoglie e recupera gli olii esausti.
E’ un comune che ha deciso di interrompere la cementificazione del territorio (e le odiose speculazioni edilizie conseguenti), che fa risparmio energetico montando le lampade a LED nel cimitero comunale.
E’ un comune che copia le buone idee ed esporta le proprie intuizioni grazie alla cassa di risonanza del passaparola dal basso.
E’ un comune virtuoso, insomma, dove il buon senso fa rima con accoglienza e partecipazione, condivisione e concretezza.
In una provincia, quella di Caserta, dove capita che la camorra e la politica vadano invece a braccetto e dove il Prefetto e le istituzioni avrebbero il DOVERE di intervenire con mano ferma e senso di responsabilità.
Un comune il cui sindaco non ha intenzione di retrocedere di fronte alla minaccia di commissariamento ricevuta a mezzo raccomandata dalla Prefettura.
“Consapevoli delle eventuali conseguenze, e guidati da uno spirito politico di onesto ed autentico servizio nei confronti della cittadinanza, non abbiamo alcuna esitazione a rimettere il nostro mandato politico, se azione politica non ci è più consentito di svolgere”.
Questa storia sembra finta, una provocazione, un paradosso. E forse lo è. Ci mostra in modo chiaro in che razza di Paese viviamo: dove il buon senso viene messo fuori legge nel silenzio assordante della politica nazionale. Dove una legge evidentemente sbagliata può mostrare i muscoli e agire sulla testa di un’intera comunità, senza che nessuno alzi un dito per dire, banalmente, che è sbagliato.
Noi lo diciamo, lo gridiamo forte, e ci aspettiamo da voi un po’ di luce e visibilità rispetto a questa ennesima follia italica: aiutateci ad evitare che il consiglio comunale di Camigliano (CE), comune virtuoso, venga sciolto.
Qui trovate tutte le informazioni che vi servono, e che vi chiediamo di far sapere ai vostri lettori e telespettatori, ai vostri ascoltatori e navigatori…
INFO SULLA VICENDA
http://www.comunivirtuosi.org/index.php/news/4-news-generica/956-da-che-parte-stare
http://www.comunivirtuosi.org/index.php/news/4-news-generica/956-da-che-parte-stare
RIFERIMENTI
http://www.comunivirtuosi.org – info@comunivirtuosi.org
22 Dicembre 2024