Il Ministero dell’Ambiente ha avviato una consultazione pubblica per la redazione del Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti (prevista entro la fine dell’anno).
Dall’adozione nel 2005 della strategia tematica sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti, l’Unione europea si è posta l’obiettivo di diventare una società fondata sul riciclaggio, impegnata ad evitare la produzione di rifiuti e ad utilizzarli come risorsa. La Direttiva Quadro sui rifiuti (2008/98/CE), a sua volta, ha introdotto disposizioni tese a massimizzare la prevenzione dei rifiuti, allo scopo di dissociare la crescita economica dagli impatti ambientali ad essa connessi. Ai sensi dell’articolo 3, comma 11, della direttiva, la prevenzione dei rifiuti consiste nelle “misure prese prima che una sostanza, un materiale o un prodotto sia diventato un rifiuto, che riducono: a) la quantità dei rifiuti, anche attraverso il riutilizzo dei prodotti o l’estensione del loro ciclo di vita; b) gli impatti negativi dei rifiuti prodotti sull’ambiente e la salute umana; oppure c) il contenuto di sostanze pericolose in materiali e prodotti”.
La direttiva, inoltre, pone la “prevenzione” al vertice della gerarchia dei rifiuti e impone agli Stati membri di adottare un Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti. Tale disposizione è stata recepita nel nostro ordinamento con l’art. 180 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante “Norme in materia ambientale”. Pertanto, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è chiamato a redigere il suddetto Programma di prevenzione dei rifiuti, destinato ad essere integrato nella pianificazione regionale. A tal fine, in adempimento a quando previsto dall’articolo 31 della suddetta direttiva in tema di partecipazione del pubblico, questa Amministrazione propone di seguito alcune domande rivolte a chiunque voglia offrire contributi o spunti di riflessione utili alla redazione del citato Programma.
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22 Novembre 2024