La lentezza del Governo minaccia l’intero settore nazionale dell’eolico. È l’allarme lanciato da ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento), che ha inviato una lettera aperta al presidente del Consiglio Mario Monti e ai ministri Passera, Clini e Fornero.
L’associazione, in particolare, ricorda che non sono ancora stati emanati i decreti attuativi previsti nell’ambito del recepimento della direttiva UE sulle rinnovabili. I provvedimenti, che dovrebbero chiarire importanti dettagli del nuovo sistema normativo in materia di incentivi, erano attesi entro lo scorso settembre:
Di conseguenza il settore è fermo da 12 mesi, con evidenti danni per gli operatori dell’eolico – denuncia ANEV – in assenza del decreto le costruzioni non sono state avviate, i cantieri sono rimasti fermi e gli impianti non sono stati realizzati.
Impossibile, infatti, senza certezze normative, pianificare gli investimenti futuri, anche perché, aggiunge l’associazione, “i finanziamenti sono diventati inaccessibili”. Una situazione di stallo che ha finito col pesare anche in termini di occupazione, con posti di lavoro persi ma anche con nuove opportunità non generate. Di qui la richiesta al governo di accelerare i tempi:
Auspichiamo una rapida emanazione del decreto che possa rimettere in moto il settore e tutto quello che può rappresentare per il sistema – Paese – scrive ANEV – nuove aziende pronte ad investire centinaia di milioni di euro subito e ad attirare capitali esteri, con creazione di occupazione, contributi alle casse dello Stato e riduzione della dipendenza dell’Italia dai combustibili fossili e avvicinandola agli obiettivi di Kyoto.
Fonte: ANEV
23 Dicembre 2024