APPELLO PER UNA PRESENZA ALL’ASSEMBLEA DELL’ATO TOSCANA COSTA a LIVORNO il 25 SETTEMBRE 2013 ORE 15.00 Palazzo Comunale
Impoverire ed avvelenare gli abitanti della Toscana, arricchendo le Aziende private che si aggiudicheranno il servizio dei rifiuti: è questo per noi il vero obiettivo del Piano regionale diffuso alla stampa in questi giorni, altro che scelta coraggiosa!
Un misero 5 % quale obiettivo di riduzione della produzione dei rifiuti al 2020, mentre viene dichiarato un raddoppio dell’incenerimento, che arriverebbe al 20% dei rifiuti totali: ma noi sappiamo che questa percentuale è molto più alta! Innanzitutto dalla tabella riassuntiva del piano, con gli scarti della differenziata, risulta già un 25 % e non un 20% dei rifiuti destinati ad incenerimento; se consideriamo poi che tutte le fonti prevedono nel futuro una diminuzione dei rifiuti “fisiologica”, che si sommerebbe a quel 5 % di riduzione, arriveremo al 2020 a bruciare il 30-35 % dei rifiuti prodotti: una triplicazione, dunque!
Nessun incremento di trattamento meccanico biologico a freddo, nessun incentivo per promuovere la nascita di filiere per il recupero di materia! Con queste premesse, sebbene sarebbe possibile fare di meglio, riteniamo demagogia anche l’obiettivo del 70 % di raccolta differenziata: se si investe in inceneritori non decolla la raccolta differenziata, prova ne siano Pisa e Livorno dove si arriva rispettivamente solo al 40% e al 45 %!!
La scelta di Rossi e della sua “squadra” è inequivocabile: continuare a ignorare le leggi comunitarie, invertendone le priorità nella gestione (riduzione, riuso, riciclo, recupero di materia e, per ultimi incenerimento e discariche) per cedere invece alle richieste degli investitori che, con la costruzione di costosissimi inceneritori, vedranno fruttare i loro capitali in maniera facile e sicura, tramite la remunerazione del capitale assicurata dalle salate bollette pagate dai cittadini! (nonostante il referendum la abbia abolita)
Nel giugno di quest’anno tanti comitati della Toscana sono scesi in piazza chiedendo un piano regionale che non prevedesse nuovi inceneritori, la progressiva chiusura di quelli esistenti e che impedisse l’ampliamento delle discariche: investire sulla prevenzione dei rifiuti (riduzione), il riciclo ed il recupero di materia significa risparmiare sulla gestione dei rifiuti e creare ricchezza per le nostre comunità.
Con la conferma della politica inceneritorista dei vertici della Regione costituita dal nuovo (?) piano regionale, L’ATO Toscana Costa (Autorità per il servizio dei rifiuti di Massa, Lucca, Pisa e Livorno) può con buona pace proseguire nel proprio catastrofico percorso per la gara di affidamento del servizio basata su un vecchio piano interprovinciale straordinario, fuori dalle norme e dalla realtà del nostro territorio nel quale in parte, negli ultimi tempi, stavano decollando pratiche virtuose. E’ in questo senso che si dovrebbe investire e non certo negli inceneritori!
Invitiamo i comitati dell’ATO Toscana Costa contro inceneritori e discariche e per rifiuti zero ad essere presenti all’assemblea di ATO a Livorno il 25 settembre per manifestare la nostra opposizione ad una gestione dei rifiuti irresponsabile e nociva.
Rete ambientale della Versilia
Comitato Non Bruciamoci Pisa
Comitato No Inceneritore Obiettivo Rifiuti Zero Livorno
25 Dicembre 2024