È giunto alla sua 21esima edizione il Festival CinemAmbiente. Quest’anno in programma a Torino dal 31 maggio al 5 giugno, la manifestazione dedicata alla cinematografia ambientale internazionale è stata presentata ufficialmente ieri nel capoluogo piemontese. Un cartellone che vede 118 titoli affrontare temi cari all’ambientalismo intersecati con “l’esplorazione di possibili scenari futuri, delle ultime frontiere della scienza e della tecnologia, del connubio tra intelligenze naturali e artificiali”, cercando di scoprire nuove prospettive che possano contribuire a una più efficace tutela della Terra.
Il Festival CinemAmbiente 2018 verrà inaugurato da Anote’s Arke, film girato nelle Kiribati e presentato da Anote Tong, ex presidente della repubblica insulare ormai destinata a scoparire a causa dei cambiamenti climatici. I lungometraggi attesi a Torino vedranno come temi centrali la conservazione delle specie che rischio la propria sopravvivenza a causa del bracconaggio legato ai cartelli della droga e al terrorismo internazionale (The Last Animals) o per via dell’antropizzazione dei mari (Blue).
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È invece uno sguardo al futuro quello rivolto da “Living in the Future’s Past“, con la voce di Jeff Bridges chiamata a intrecciare “dark ecology e riflessioni sulla fine della Natura”. Rivolti al “mondo che verrà” sono anche “Genesis 2.0“, centrata sulle biotecnologie pronte per riportare in vita animali estinti durante l’era glaciale, e “Do You Trust This Computer?“, nel quale ci si chiede se le macchine intelligenti si riveleranno la più potente invenzione dell’uomo o la sua ultima.
I grandi reportage d’inchiesta e denuncia sono affidati ai mediometraggi in concorso. Tra questi lo scandalo legato all’insabbiamento dei dati relativi ai cambiamenti climatici operato dalle grandi compagnie petrolifere e portato alla luce in “Smoke & Fumes“.
Spazio anche alla positività durante il Festival CinemAmbiente 2018, con i boschi incontaminati e i cuccioli d’orso protagonisti di “Kamchatka Bears“, e le montagne nepalesi che fanno da scenario ad antichi riti animistici nella pellicola “The Last Honey Hunter“. In “Enough White Tea Cups” tema centrale saranno il desing creativo votato a una maggiore sostenibilità ambientale e sociale, mentre “Empatia” porterà sullo schermo i mutamenti di stile di vita e di consumo “indotti da un più stretto contatto con gli animali”.
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Paesaggio e natura al centro di contrapposizioni tra ieri e oggi come temi portanti di alcuni dei titoli italiani in gara. Tra questi: “Voci dal silenzio“, viaggio nell’eremetismo; “Il mondo o niente” con protagonista la Sicilia tra modernità e arcaismi; “The Milky System“, reportage che affronta la transizione del latte da semplice alimento a prodotto insostenibile; “Sorgenti del burro“, che al contrario racconta del ritorno alle antiche tradizioni e lavorazioni.
A Fernando Solanas il Premio “Movies Save the Planet”. Il Festival renderà omaggio al regista argentino con la proiezione di “Viaje a los pueblos fumigados“, ultimo documentario del regista argentino incentrato sulle emergenze ambientali del suo Paese. “Buon Compleanno, Serafino!” vedrà la celebrazione per i 50 della pellicola “preambientalista” girata da Pietro Germi, protagonista Adriano Celentano, attraverso una lezione del maestro Vince Tempera sulle musiche e le canzoni del film.
Ricca la sezione dedicata ai cortometraggi, con 9 aree tematiche: piccoli film di denuncia, sperimentali, naturalistici, di animazione, dedicati a grandi e piccoli, per brevi, e spesso folgoranti, incontri con l’ambiente in cui viviamo. A chiudere il Festival CinemAmbiente sarà il film “In Praise of Nothing“, con la voce narrante di Iggy Pop e le immagini filmate in tutto il mondo da sessantadue direttori della fotografia.
23 Dicembre 2024