G8? No grazie, Gsott8! Le alternative concrete dal basso, a Nord e a Sud, per uscire dalla crisi

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G8? No grazie, Gsott8! Le alternative concrete dal basso, a Nord e a Sud, per uscire dalla crisi
2 -6 luglio 2009
Sulcis Iglesiente Medio Campidano (Sardegna)
 PERCHE’ GSOTT8!
Mancano pochi giorni al Gsott8, l’evento che si terrà dal 2 al 6 luglio nel Sulcis Iglesiente, nella zona del Parco geominerario sardo. L’evento, organizzato a pochi giorni dall’inizio del G8 che si terrà in Abruzzo, sarà occasione per capire e discutere con esperti internazionali, attivisti, intellettuali, organizzazione della società civile, ong e produttori di tutto il mondo come uscire dalla crisi, a Nord e a Sud.
L’unica vera via d’uscita dalla crisi è ripartire dall’affermazione dei diritti universali: al cibo, all’acqua, all’istruzione. Ma nessun circolo ristretto di governi, che siano otto o venti, ha l’autorevolezza per farlo. Solo un processo nuovo, che dia voce a tutti gli Stati ed i popoli della terra, può far sì che le crisi che stiamo vivendo siano un’occasione per ripartire .
Non sembra che ciò stia accadendo, e le soluzioni proposte dalle  grandi potenze economiche e politiche ricalcano la stessa impostazione che ha portato al collasso.
I TEMI DEL GSOTT8!
Il cuore tematico del Gsott8 si articola in tre giornate: venerdì 3, sabato 4 e domenica 5 luglio, che si concentrano rispettivamente intorno alle tre crisi che affliggono questo inizio secolo: crisi ambientale, economica e alimentare e una crisi di civilizzazione.
In particolare la giornata di sabato 4 luglio verrà dedicata al tema della crisi economica e alimentare. Un laboratorio aperto e orizzontale con rappresentanti di esperienze nazionali e internazionali innovative e significative rispetto al tema del superamento della crisi economica a partire dalle pratiche dal basso.
Tre i nuclei tematici intorno ai quali si articolerà il confronto, in un’ottica di fotografia della realtà e di rafforzamento delle alternative: la terra e la sovranità alimentare; la produzione e la sua articolazione sociale e solidale; la distribuzione e il consumo critico e organizzato.
Tra i molti relatori che interverranno si segnala:
– Vicky Cann (World Development Movement, Uk) rappresentante di una delle ong europee che promuove campagne europee per stringere la Commissione sulle proprie responsabilità, interverrà sul tema “Europa globale e concentrazione del mercato”
– Pablo Guerra, docente di Economia Solidale Universidad de la República, Uruguay, e tra gli animatori della rete di economia solidale che sostiene la creazione di legami di collaborazione tra piccoli produttori agricoli e artigiani dell’America Latina
-Ingeborg Tangeraas, portavoce dell’Unione dei piccoli produttori norvegesi, è una delle rappresentanti europee de La Via Campesina, movimento contadino internazionale che rappresenta milioni di piccoli produttori, senza terra e lavoratori agricoli, donne, uomini e giovani attivi in 132 organizzazioni di 56 Paesi di tutto il mondo
– Trina Tocco di ILRF (USA) una ong statunitense che si occupa del rispetto dei diritti umani e del diritto a un giusto salario per tutti I lavoratori del pianeta. Tra le esperte più accreditate sul sistema Wal-mart, è stata una delle leader del movimento United Students Against Sweatshops.
Per l’elenco completo dei relatori e il programma dettagliato delle giornate consultare il sito www.gsotto.org
ALCUNI DATI SULLA CRISI ALIMENTARE
Secondo la Banca Mondiale solo nel 2009 saranno 53milioni le persone che diventeranno povere: queste andranno ad aggiungersi ai 150milioni colpiti nello scorso anno.
Basti pensare che se al World Food Summit del 1996 si stimava che il numero delle persone che avevano fame fosse di 830milioni, oggi si prevede che il numero entro il 2015 raddoppierà raggiungendo quota 1,4 miliardi.
Oltre 2,5 miliardi di persone vivono producendo cibo e materie prime agricole: ma le politiche economiche degli ultimi anni hanno messo in discussione il principio cardine del diritto al cibo e dell’autosufficienza alimentare, esponendo le economie all’alta volatilità dei prezzi e della concorrenza globale, e intere comunità alla povertà se non alla miseria.
Oggi 48 Paesi in via di sviluppo concentrano in due commodity oltre il 20% del totale delle loro entrate da esportazioni. Per 38 Paesi in via di sviluppo oltre il 50% delle entrate da esportazioni dipende da una sola material prima alimentare.
La spirale inflattiva dei prezzi di numerose commodity agricole dell’ultimo anno ha riportato l’agricoltura al centro del dibattito internazionale. Gli aiuti pubblici allo sviluppo per il settore agricolo sono passati dal 18,1% del 1979 al 3,5% nel 2004. Le deregolamentazioni e la liberalizzazione dei mercati agricoli da parte di istituzioni finanziarie come il Fondo Monetario, la Banca Mondiale e l’Organizzazione mondiale del commercio hanno aumentato l’insicurezza alimentare in quasi tutti i Paesi del Sud.
Il modello neoliberale di apertura dei mercati infatti ha reso i Paesi poveri dipendenti dalle importazioni, esponendoli alla instabilità dei mercati globali.
A causa dell’aumento dei prezzi mondiali di prodotti agricoli il costo delle importazioni per i Paesi poveri è accresciuto del 26% spingendo la “bolletta alimentare” a 1035miliardi di dollari.
Esempio eclatante il continente africano, che oggi importa il 25% del cibo, mentre a fine anni’60 era un esportatore netto di prodotti agricoli.
E INOLTRE…
Durante il Gsott8 sarà possibile degustare i prodotti locali, partecipare a laboratori e spettacoli.
In programma anche visite guidate al Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, fra i siti più significativi del patrimonio riconosciuto dall’UNESCO come bene dell’umanità.
I relatori e gli esperti nazionali e internazionali, inoltre, potranno essere raggiunti via skype da tutta Italia per collegamenti in diretta con il Gsott8 e interventi in eventi locali.
 
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Gli organizzatori
Il Gsott8 è promosso da ong M.A.I.S., World Development Movement, BothENDS, Xarxa de Consum Solidari, Za Zemiata, Védegylet Egyesület/Protect the Future Society, Fair Watch Coalizione Help local Trade, Campagna Riforma Banca Mondiale, Centro Internazionale Crocevia, Fair, Mani Tese, Servizio Civile Internazionale, Arci e Legambiente in collaborazione con Domus Amigas, Crocevia Sardegna, Arci Carbonia, Arci Fluminimaggiore, Arci Guspini, Arci Iglesias, Antenora,Balestrieri Villa Ecclesiae, Casa dei Diritti, Consorzio AUSI – Università di Monteponi, Koiné, L’Umanitaria, La Gabbianella Fortunata, Legacoop, Sucania. con il sostegno delle Province del Sulcis-Iglesiente e del Medio Campidano e dei Comuni di Iglesias, Carbonia, Guspini, Villamassargia, Arbus, Pabillonis, Carloforte.
Per info stampa
Andreina Albano (Arci) +39 3483419402, Monica Di Sisto (Fair) +39 3358426752, Rosy Iaione (Mani Tese) +39 3404008760, Luca Manes (Crbm) +39 3355721837, Debora Porrà (Domus Amigas) +39 3280678022
A Iglesias Roberta Tocco 347.8711498
www.manitese.it