Le energie rinnovabili come volano economico per la nuova Grecia. Atene si prepara ad una storica svolta in direzione “green” per uscire dalla pesante crisi economica in cui si trova. Lo afferma il primo ministro greco Lucas Papademos, che dichiara come allo studio del Governo ci sia un maxi investimento nell’energia solare da 20 miliardi di euro.
Le rinnovabili come via di fuga greca dalla crisi economica che ha portato il Paese ad un passo dal fallimento finanziario e dall’uscita dalla moneta comunitaria. Ora il progetto “Helios” promette non solo di rilanciare la Grecia sul versante economico, ma di trasformarla da Cenerentola d’Europa a vero e proprio traino energetico per quegli Stati indietro rispetto ai traguardi “verdi” UE.
A fronte dell’investimento richiesto di 20 miliardi di euro, la Grecia vedrebbe crescere la sua potenza energetica rinnovabile dai 206 MW del 2010 ai 2.2 GW previsti per il 2020. Ancora più ambizioso il traguardo fissato per il 2050, quando si prevedono per le forniture elleniche ben 10 GW di energia prodotta da fonti rinnovabili. Nei piani del primo ministro Lucas Papademos la possibilità di attrarre capitali esteri pari almeno ai 20 mld messi in campo dal Governo di Atene:
Negli ultimi anni – ha detto Papademos – l’attenzione si è concentrata sulla disciplina fiscale e nessun altro Paese dell’area OCSE è riuscito a ridurre così pesantemente il suo disavanzo. Ma l’armonizzazione fiscale, ha proseguito, non basta per lo sviluppo, il settore dell’energia offre alla Grecia l’opportunità di diventare un hub verde per l’Unione europea e i paesi terzi.
Il ministro per l’Energia e il clima George Papakostantinou ha poi prospettato ulteriori traguardi per la Grecia, sempre legati alla crescita del settore delle rinnovabili. Primo fra tutti il rispetto dell’obiettivo di riduzione della CO2 dell’80% entro il 2050, a fronte di un contributo delle fonti pulite che potrebbe arrivare a coprire fino al 100% del fabbisogno energetico greco.
Fonte: Adnkronos
22 Dicembre 2024