Lo ha ribadito il presidente dell’Anci e sindaco fi Reggio Emilia Graziano Delrio: “Prendano i soldi dicendo no agli F35 e facendo una patrimoniale”.
Sono determinati i sindaci italiani: “Se la legge di stabilità non cambia in Commissione Bilancio al Senato, ci dimetteremo in massa”. E’ un urlo di battaglia quello dell’Associazione nazionale dei Comuni, per bocca del suo presidente Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia.
“Chiediamo tre cose – ha detto il numero uno dell’Anci – una modifica dell’Imu, superando il concetto di finanza derivata e applicando il principio dell’autonomia e della responsabilità per i Comuni. Interventi sulla spending review per il 2013 e sul patto di stabilità, che se lasciati così incideranno sulla carne viva dei servizi. Se la spending review sarà interpretata come un taglio lineare, il risultato sarà chiudere i servizi o inasprire la pressione fiscale sui cittadini, che è già al massimo. Si determinerà così una pericolosa e grandissima caduta del livello dei servizi mentre il funerale dello stato sociale è stato già celebrato”. I tagli, continua, “si sommano a quelli che i comuni hanno già subito”.
I Comuni hanno anche una loro proposta su dove potrebbero essere trovate delle risorse aggiuntive per approvare le modifiche alla legge: “La legge di stabilità può essere cambiata agevolmente, ha rilevato Delrio, ”come è stato fatto alla Camera su Irpef e Iva e quindi crediamo che per la continuazione dei servizi effettuati dai Comuni sui territori italiani questo sforzo il governo lo possa fare. Basterebbe – ha concluso il presidente dell’Anci – liberare un miliardo e mezzo per trasformare la spending review non più in taglio e un altro miliardo per agevolare il patto di stabilità, realizzandolo sul modello verticale”.
23 Novembre 2024