2 marzo 2013, dalle ore 8:00 di mattina sit-in cittadino presso la discarica di Albano Laziale contro l’ipotesi di apertura del cantiere dell’inceneritore di Albano. 6 aprile 2013, corteo contro l’inceneritore dei Castelli Romani. Ci serve l’aiuto di tutti, passaparola e partecipa.
Un folto gruppo di rappresentanti del No Inc, circa 100 persone, si è trovata oggi in un sit-in/conferenza sotto la sede del Gestore del Servizio Elettrico. Due funzionari a capo del GSE, ingegner Gerardo Montanino e avvocato Vinicio Vigilante, hanno ricevuto una delegazione del No Inc per un incontro che è durato circa un’ora e mezza. Il GSE non ha concesso l’accesso agli atti richiesto nei mesi scorsi, per ben quattro volte, dalle associazioni del No Inc, dal consigliere regionale Ivano Peduzzi, dal Comune di Albano ed, infine, dalla conferenza dei sindaci di bacino, i due funzionari hanno confermato ufficialmente che non hanno ancora sottoscritto la CONVENZIONE DEFINITIVA con il Co.E.Ma.. Richiesta di definizione della CONVENZIONE DEFINITIVA, come ormai noto, sollecitata il 14 febbraio scorso dall’Ufficio Rifiuti della Regione Lazio con un atto di diffida formale che richiede, tra le altre cose, anche di avviare il cantiere per la costruzione dell’Inceneritore dei Castelli Romani entro e non oltre il prossimo 7 marzo, invita sia al GSE sia al Co.E.Ma.. CONVENZIONE DEFINITIVA che permetterebbe l’accesso alla contribuzione pubblica denominata CIP 6/92 per la costruzione dell’Inceneritore dei Castelli Romani. I due funzionari hanno garantito, inoltre, che, ancora oggi, l’unica convenzione esistente tra il GSE ed il Co.E.Ma. è la famigerata PRELIMINARE stipulata nel giugno 2009. Hanno confermato, infine, che non è prevista, per il momento, la stipula di una CONVENZIONE DEFINITIVA. É poi emerso che i due funzionari del GSE non hanno mai ricevuto dalla Regione Lazio copia di alcuni documenti. Si tratta, in particolare, dell’ordinanza di Marrazzo n. Z-0003 del 22 ottobre 2008, della D.I.A. Co.E.Ma. del 29 dicembre 2008, della sentenza del Tar del Lazio n. 36740/2010 , della sentenza del Consiglio di Stato n. 1640/2012 e dei due verbali (Aprile 2009 e Ottobre 2010) della Polizia Municipale di Albano che certificano come il cantiere per la costruzione dell’Inceneritore dei Castelli Romani non è mai partito (per nostra fortuna, sottolinea castri del NO INC) e meno che mai entro la fatidica data del 31 dicembre 2008. Quindi sono state consegnate ai due funzionari i documenti suddetti che invalidano, ad avviso del comitato No Inc, la convenzione preliminare di giugno 2009 e, quindi, la validità stessa dell’atto e i due funzionari, accettando le copie informali, messe a disposizione dal No Inc, hanno richiesto che questi stessi atti vengano depositati in forma ufficiale lunedì prossimo. Tra circa un mese seguirà un altro incontro.
21 Dicembre 2024