Il riutilizzo dei rifiuti prodotti nell’attività di costruzione e demolizione costituisce una opportunità economica per il settore, contribuisce ad una riduzione notevole di risorse naturali ed alla tutela ambientale, evita sprechi e degrado.
Gli inerti dell’attività di costruzione e demolizione rappresentano una componente molto rilevante dei materiali classificati come rifiuti speciali e la loro cattiva gestione costituisce uno spreco di risorse e di opportunità sia per le imprese edili che per la pubblica amministrazione. E’ necessaria la collaborazione tra il mondo delle costruzioni e la pubblica amministrazione per indirizzare l’attenzione ai nuovi processi ed obblighi in materia, al fine di raggiungere gli obiettivi qualitativi e quantitativi di riutilizzo imposti dalle norme nazionali e comunitarie.
Il settore italiano delle costruzioni e la pubblica amministrazione si trovano a fronteggiare una nuova sfida imposta dall’Unione Europea: entro il 2020, come stabilisce la Direttiva Europea 2008/98/CE, recepita in Italia con il D. Lgs. n. 205/2010, il riutilizzo di rifiuti inerti dovrà raggiungere quota 70%. Un cammino lungo che deve subire un’accelerazione rapida se si considera che ogni anno vengono prodotte più di 40 milioni di tonnellate di rifiuti inerti e che la capacità di recupero sfiora a mala pena il 10%, con differenze significative tra regione e regione.
Questo argomento sarà il tema di un convegno, inserito nel calendario del “FOCUS RIFIUTI INERTI”, promosso dall’Ass. “STUDI AMBIENTALI” (www.studiambientali.org), in collaborazione con il CNG (Consiglio Nazionale Geologi) e CNI (Consiglio Nazionale Ingegneri), in programma ad EXPOEDILIZIA 2012 (5^ Fiera Professionale per l’Edilizia e l’Architettura) che si svolgerà presso la Fiera di Roma il giorno 23 marzo 2012 alle ore 9,30 presso il Centro Congressi “Pad. 10 – Sala C”.
Il programma prevede di affrontare tematiche per contribuire ed evidenziare le procedure produttive, caratteristiche di materiali e prodotti, adempimenti e obblighi di professionisti e PA, al fine di incrementare il riutilizzo degli aggregati riciclati nella realizzazione di opere dell’ingegneria civile nel settore pubblico e privato indicati recentemente dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. L’iniziativa vedrà coinvolti inoltre, Ordini Professionali, Associazioni di Categoria ed organismi rappresentativi degli Enti Locali.
La partecipazione è riservata a Professionisti (con riconoscimento di crediti formativi), Imprese, Amministratori e Tecnici degli Enti locali.
Informazioni su programma e scheda di iscrizione all’indirizzo mail: info@studiambientali.org
di Marilisa Romagno
31 Ottobre 2024