Nella gestione dei rifiuti il Veneto è all’avanguardia nel panorama nazionale. La raccolta differenziata dei rifiuti urbani ha raggiunto infatti nel 2011 una media del 60,5% del totale; in tutte le province è stato superato o comunque raggiunto l’obiettivo del 50% previsto dalla pianificazione regionale e dalla normativa nazionale per il 2009. Ora la Giunta regionale su proposta dell’Assessore alle politiche ambientali Maurizio Conte ha adottato, aprendo la fase della consultazione pubblica, il nuovo piano di gestione dei rifiuti che va ad aggiornare lo strumento attualmente in vigore, risalente al 2004, e si prefigge obiettivi ancora più ambiziosi. La prima novità è costituita dal fatto che, considerata l’evoluzione della gestione dei rifiuti nel Veneto, si è deciso di uniformare, all’interno di un unico elaborato, tutta la pianificazione in materia di gestione di rifiuti sia urbani che speciali. Per la raccolta differenziata, l’obiettivo posto è raggiungere con le azioni previste una quota del 65% entro il 2015 e del 70% entro il 2020.
“In generale – commenta il presidente Luca Zaia – le politiche ambientali della Regione stanno puntando con convinzione su un modello di sviluppo che, oltre che alla tutela delle risorse naturali, sia sempre più sostenibile. Ciò significa anche incentivare al massimo il recupero dei materiali raccolti”.
Per quanto riguarda i rifiuti urbani, il 68% dei comuni del Veneto ha già conseguito l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata. La produzione annuale pro capite è stata di 465 kg per abitante, tra le più basse a livello nazionale, nonostante il PIL e le presenze turistiche siano elevati.
Dopo tante belle parole una sola domanda al presidente Zaia: con queste performance perché continuare ad incenerire i rifiuti?
Sarebbe, per esempio, un bel segnale cancellare definitivamente la riaccensione dell’inceneritore di Verona.
28 Dicembre 2024