Nella settimana europea per la riduzione dei rifiuti, la ARRR (Agenzia Regionale Recupero Risorse) ha distribuito i dati sulla raccolta differenziata in Toscana nel 2013, che ha raggiunto il 45,53% (due punti percentuali in più rispetto al 2012), pari a 253 kg abitante anno. La produzione dei rifiuti urbani si conferma, invece, in diminuzione passando da 616 Kg pro capite a 598, che significa 18 kg in meno per abitante rispetto all’anno precedente.
Nonostante il buon risultato, che vede in aumento i rifiuti raccolti in modo differenziato, la Toscana è lontana dall’obiettivo del 65%, che sarebbe dovuto essere centrato già dal 2012 e che nel 2020 diventerà del 70%. L’ATO (Autorità per il servizio gestione rifiuti urbani) centro, corrispondente alla province di Firenze, Pistoia e Prato) raggiunge quota 52,99% di raccolta differenziata, l’ATO Costa (Livorno, Lucca, Massa e Pisa) fa registrare il 45,44 % di RD mentre l’ATO Sud (Arezzo, Siena, Grosseto più 6 comuni della Val di Cornia) arriva al 38,29%.
Massa è la peggiore in termini di quantità di rifiuti prodotti con 769,63 Kg pro capite annuo, e la peggiore anche per quanto attiene alla raccolta differenziata (RD), che raggiunge solo il 30,93%. La città toscana, capoluogo di provincia, dove si producono meno rifiuti risulta essere Livorno (541, 16 Kg anno per cittadino) mentre quella con la migliore raccolta differenziata è Lucca, che raggiunge il 59,91% (Pisa 40%, Livorno 43,18%, Pistoia 41,78%, Firenze 48,79%, Prato 47,28%, Arezzo 40,46%, Siena 45,44%, Grosseto 37,27%, Massa 30,93%).
I grafici per città e comuni forniti da Arrr.
24 Dicembre 2024