50 tonnellate di rifiuti trasformati in un’opera ingegneristica di tutto rispetto. E totalmente green. Progettato dagli ingegneri della Rutgers University e dell’Università di Cardiff, il ponte è stato costruito altrove e poi portato in Scozia, lungo il fiume Tweed nella contea di Peebleeshire dove è stato poi assemblato in soli quattro giorni. In totale, l’intero processo di costruzione dell’infrastruttura ha richiesto meno di due settimane.
Come si legge su Wired UK, numerosi sono i vantaggi legati all’utilizzo di materie plastiche riciclate per la costruzione di un ponte come quello sorto sul fiume Tweed.
In primo luogo aiuta a smaltire una gran quantità di rifiuti, trasformandoli in materie prime. Non necessita poi di manutenzione regolare e non arrugginisce. Di conseguenza non ha bisogno di essere ridipinto. Ovviamente, è anche riciclabile al 100 per cento. Ciò significa che un giorno, se la comunità locale riterrà che il ponte non sarà più utile, quest’ultimo potrà essere smontato e riassemblato altrove.
Il co-fondatore e CEO di Vertech, William Mainwaring, ha detto a World Architecture News: “Grazie a questa tecnologia unica siamo in grado da soli il riciclo, per produrre per il mercato europeo sempre nuovi materiali da costruzione innovativi, sostenibili e di alta qualità”.
Tra gli obiettivi dell’azienda vi è quello di rendere i proprio prodotti riciclati termoplastici sempre più disponibili nel settore delle costruzioni in tutta Europa, sostituendoli al legno e ai prodotti laminati. Nel 2012 si spera inoltre di avviare un nuovo impianto di produzione per i materiali compositi termoplastici nel Galles del nord.
Francesca Mancuso
22 Novembre 2024