Inceneritori, oggi la discussione in Consiglio Provinciale a Firenze

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Inceneritori, oggi la discussione in Consiglio Provinciale a Firenze

INCENERITORI, Idv e Sel annunciano la «non partecipazione» al voto sul Piano dei rifiuti nel consiglio provinciale di oggi. Se Sel e ldv nonvotano Barducci pronto a estrometterli.
E il presidente Andrea Barducci prepara il ribaltone: a meno cheidue alleati del Pd non cambino idea nelle prossime ore, martedì Barducci li metterà fuori della porta. «Il tempo dei giochetti è finito, se non sono in grado di assumersi responsabilità nella mia giunta non c’è spazio per loro», ha già spiegato ai dirigenti Pd il presidente della Provincia. Manonfinisce qui. Perché dopo lo “strappo” a sinistra Barducci progetta di aprire all’Udc.
Di sorpassare a destra il sindaco Matteo Renzi e avviare il primo grande “laboratorio politico” Pd-Udc in terra fiorentina (c’è già Greve) chiamando Federico Tondi in giunta. Tutto si giocherà lunedì pomeriggio a Palazzo Medici Riccardi, quando sui banchi del Consiglio provinciale arriverà il Piano interprovinciale dei rifiuti conil suo carico diimpianti: oltre all’inceneritore di Case Passerini, che costruirà la “Q.thermo” (60% Quadrifoglio, 40% Gruppo Hera), quelli di Selvapiana e di Testi, il raddoppio di quello di Montale e la discarica delle Borra. Proprio ciò che va stretto a Sel e Idv: «A quel voto non parteciperemo», confermano Alessandro Cresci segretario Idv e Riccardo Lazzerini consigliere Sel. Non possiamo investire tutto sull’incenerimento, i Comuni stanno raggiungendo traguardi importanti sulla raccolta differenziata», dice il segretario dell’Idv Cresci. E visto che lunedì si vota solo l’adozione, inattesa dell’okay definitivo che arriverà se va bene agiugno, «non parteciperemo mapresenteremo subito dopo le nostre proposte di modifica al Piano». Che si voterà anche nei consigli provinciali di Prato e Pistoia.
E’ una non partecipazione che ha però una chiara connotazione negativa: «E’ la linea comune presa con Idv e federazione della sinistra», spiega Lazzerini, unico eletto di Sel in tre province. «Dove siamo in maggioranza non partecipiamo, dove siamo all’opposizione (come l’Idv a Pistoia, ndr), votiamo contro», spiega lo stesso esponente di Sei. Non partecipare significa dunque mettersi di traverso.
Sinistra e Idv vogliono forse uscire dalla maggioranza provinciale? «Niente affatto, la nostra strategia politica rimane quella dell’alleanza di Vasto, quella di Pd-Idv-Sel uniti», dicono Cresci e Lazzerini. Ma tanto basta però a Barducci, che nel suo programma elettorale aveva Case Passerini e tutto il resto.
Se questa è la linea, nella traballante Provincia, martedì Sel eldvsaranno fuori dal governo. E a quel punto proprio Barducci, un presi dente che si è fin qui caratterizzato per le sue posizioni “di sinistra”, spalancherà le porte ai moderati dell’Udc. Probabilmente al consigliere Tondi, chegiàin questi mesi si èimpegnato nella commissione per la Città metropolitana.
Cioè nell’elaborazione della riforma post-Province.
Greve in Chianti aparte, quello della Provincia sarebbe il primo esperimento di peso: una sorta di “virus” iniettato nella statica geografia politica fiorentina, in vista del dopo-Monti.
«Altro che alleanza di Vasto, qui ormai sta cambiando tutto», avrebbe detto lo stesso Barducci al suo gruppo Pd.
MASSIMO VANNI La Repubblica