La Francia di Hollande crede nel fotovoltaico e raddoppia l’obiettivo sulle installazioni. Nuove misure di emergenza di sostegno al settore creeranno 10mila posti di lavoro e muoveranno investimenti per oltre 2 miliardi, ha annunciato il ministro dell’Energia Delphine Batho.
La Francia di Hollande crede nel fotovoltaico e va in soccorso al settore. Ieri il ministro dell’Energia, Delphine Batho, durante una vistita a un’azienda del settore ha presentato un piano per il rilancio del fotovoltaico che, attraverso una serie di misure, si propone lo sviluppo di almeno 1.000 MW l’anno, appunto il doppio rispetto a quanto previsto dal precedente esecutivo di Nicolas Sarkozy.
Tra le nuove misure figurano il lancio nel 2013 di gare per i grandi impianti con tecnologie innovative (400 MW) e per quelli su tetto da 100 a 250 kW (120 MW), mentre alle installazioni sotto i 100 kW è dedicato un decreto che semplifica il sistema incentivante e aumenta le tariffe del 5%. Il decreto, che conferisce un premio del 10% agli impianti “made in Europe”, ha l’obiettivo di raddoppiare da 200 a 400 MW l’installato annuo delle piccole installazioni.
Secondo la Batho, l’insieme di queste misure genererà circa 10.000 nuovi posti di lavoro grazie a investimenti per oltre 2 miliardi di euro, a fronte di un costo annuo per la collettività stimato tra i 90 e i 170 milioni di euro (1-2 € per famiglia).
Il Governo socialista sta cercando così di salvare un settore che ha perso circa 15mila posti di lavoro negli ultimi 2 anni. Nel 2012 il FV francese dava lavoro a 18mila persone, nel 2010 erano 32.500: la colpa, secondo il ministro, è delle “politiche a yo-yo” del Governo precedente.
QualEnergia
3 Dicembre 2024