Ecco l’articolo uscito su La Stampa che parla del premio ricevuto da Ciacci per la tariffa puntuale sui rifiuti adottata a Capannori:
Per molti è sinonimo di decisioni che nella realtà non fanno l’interesse dei cittadini, incompetenza, menefreghismo. Eppure, la politica può anche introdurre novità coraggiose e mettere in atto azioni di reale tutela dell’ambiente con modalità innovative. A tutti i livelli di governo, compresi quei piccoli comuni che in Europa si stanno rivelando dei veri e propri laboratori di innovazione politica e sociale: luoghi dove nascono idee capaci poi di spostarsi anche su scala più ampia. Dal15 marzo 2018 sono aperte le candidature per la seconda edizione del premio europeo Innovation in politics, nato a Vienna nel 2017 da un gruppo di professionisti per valorizzare le esperienze politiche virtuose. Suddiviso in otto sezioni, ha visto arrivare in finale tre progetti italiani, di cui uno legato alla buona gestione dei rifiuti premiato nella categoria “Comunità”.
LA RIVINCITA ITALIANA SUI RIFIUTI
Nella sala affrescata in stile neogotico del municipio viennese, l’Italia che manda in Austria i suoi carichi di rifiuti da incenerire ha avuto una piccola rivincita. A essere premiato è stato infatti il Comune toscano di Capannori, tra i primi in Italia ad aver introdotto nel 2013 il progetto di tariffa puntuale per l’igiene urbana. “In questo modo, l’importo della tariffa viene legato direttamente alla produzione di rifiuti indifferenziati. Attraverso un piccolo chip applicato su ogni sacco grigio, con un lettore wi-fi si contabilizza ogni conferimento in maniera esatta. Ogni famiglia, così come ogni azienda, paga in base a quanto differenzia”, spiega dopo la premiazione Alessio Ciacci, assessore all’Ambiente di Capannori dal 2007 al 2013. Oggi nella cittadina della lucchesia la raccolta differenziata è arrivata all’86%, rispetto al 70% del 2010. Se è vero che poi la parte effettivamente riciclabile è più bassa e che questo sfugge dall’ambito di azione del cittadino, la tariffa puntuale spinge anche quest’ultimo a fare la sua parte: “Le famiglie vengono incoraggiate a scegliere consumi più sostenibili: la tariffa puntuale stimola ad acquistare prodotti sfusi anziché confezionati in imballi non riciclabili, a riusare anziché buttare, a porsi il problema del fine vita prima dell’acquisto di un oggetto. Non a caso a Capannori la tariffa media è tra le più basse a livello regionale e nazionale”, aggiunge Ciacci.
IL BARATTO AMMINISTRATIVO FA BENE ALL’AMBIENTE
Anche un altro dei progetti italiani arrivati in finale ha un impatto diretto sulla qualità dell’ambiente. Il piccolo Comune di Invorio, in provincia di Novara, è stato il primo ad applicare il baratto amministrativo, consentendo a chi non riusciva a pagare Imu e Tari di saldare il conto mettendo a disposizione tempo e capacità. “La legge di stabilità 2015 ha introdotto la possibilità di trasformare il debito tributario in un beneficio per la comunità, ma senza dare istruzioni. Siamo stati noi i primi ad applicare questa misura e il nostro regolamento è stato poi preso a modello anche da grandi città come Roma o Milano”, spiega il sindaco Roberto Del Conte. Il baratto diventa allo stesso tempo uno strumento di inclusione sociale, welfare e supporto alla qualità dell’ambiente: “Grazie a questa iniziativa teniamo pulite le aree verdi e abbiamo recuperato delle zone abbandonate, sfruttando le competenze di ognuno”.
PECORE ANTI-EROSIONE
Insieme a loro, seduti a mangiare una fetta di Sacher torte al tradizionale caffè Rien in attesa della premiazione, ci sono decine di amministratori virtuosi arrivati a Vienna da tutta Europa. I progetti finalisti che si muovono nel campo ambientale sono molti. Tra questi, c’è per esempio quello del Comune di Haus, in Stiria, Austria centrale, dove l’allevamento ovino viene incoraggiato perché serve a combattere l’erosione dei pendii alpini. Le 800 pecore che in estate punteggiano le pendici delle montagne, infatti, pascolando esercitano una leggera pressione sul terreno che ne aumenta la compattezza. Non solo: “Le aree dove le pecore hanno pascolato possono accumulare molta più acqua, evitando quindi frane. Le valanghe in inverno sono meno comuni su aree dove c’è una migliore manutenzione”, spiegano i responsabili del progetto.
AIUOLE TRASFORMATE IN ORTI
Dalla montagna alla periferia delle grandi città: al caffè Rien è presente anche tutto il team del progetto Arcueil Ville Comestible, partito nella cittadina alle porte di Parigi nel 2014 per rendere aiuole, parchi e aree abbandonate degli spazi da coltivare. “Arcueil è una città dove hanno sede molte grandi aziende, ma poca di questa ricchezza ricade sui cittadini. Il 40% degli appartamenti sono case popolari”, spiega il direttore dei servizi tecnici del Comune Clément Chambaz. Oggi sono stati trasformati in orto sei grandi spazi verdi, diventati luoghi di autoproduzione per chi fatica ad arrivare a fine mese e allo stesso tempo punti di incontro. Grazie ai soldi stanziati da diverse istituzioni, ad Arcueil sono arrivate anche le prime arnie per le api e le pecore. Qui non ci sono versanti da consolidare, ma anche per tenere pulite le aree dell’erba alta funzionano benissimo. Veronica Ulivieri – La Stampa
25 Dicembre 2024