Il cibo avanzato nelle mense universitarie della Toscana finirà sulle tavole dei più bisognosi. Dalle 7 mense gestite dalla l’Azienda regionale per il Diritto allo studio (2 a Firenze, 4 a Pisa e 1 a Siena) saranno raccolti, si stima, 10 mila pasti all’anno, pari a circa 3 tonnellate di alimenti, per essere distribuiti tra le fasce più fragili della popolazione.
È il frutto di una convenzione firmata tra e il Dsu Toscana e diverse associazioni che compongono la rete di solidarietà attiva nella Regione: la Ronda della carità e della solidarietà di Firenze, la cooperativa sociale Il Simbolo di Pisa e la cooperativa sociale Arnera. A queste organizzazioni il compito del ritiro e della distribuzione dei pasti. « Questa firma rappresenta un concreto indirizzo delle politiche regionali. Vogliamo rafforzare una sinergia tra il diritto allo studio e il mondo della solidarietà. Oggi ce n’è bisogno più che mai » , ha dichiarato Alessandra Nardini, assessora regionale con delega all’Università, che ha definito l’iniziativa « una risposta immediata a un bisogno, ma anche un grande messaggio educativo sul contrasto degli sprechi alimentari. Le residenze e le mense universitarie devono essere anche ambienti in cui si respirano questi valori».
« Siamo in guerra anche noi. È una guerra sociale: stanno aumentando gli indigenti», dice il Presidente del Dsu Toscana Marco Del Medico. « La lotta allo spreco in un periodo di crisi e mancanza di risorse come questo – prosegue – diventa per le istituzioni una soluzione virtuosa ed efficace con cui dare risposte ai bisogni. Si tratta di una buona prassi che stiamo ulteriormente perfezionando attraverso l’estensione ad associazioni del terzo settore presenti in tutte le sedi universitarie dove opera la nostra azienda». Ma nel periodo che stiamo attraversando il tema della lotta agli sprechi acquista una particolare importanza non solo in ambito alimentare, ma anche in quello energetico. « Noi di Dsu Toscana creeremo un ufficio di sostenibilità » , ha fatto sapere Del Medico. « Si tratta di una novità. Intendiamo incidere su tutti i costi, sia del gas che dell’elettricità, non solo nelle mense, ma anche nelle residenze universitarie».
22 Novembre 2024