Lucca: corruzione, cinque arresti. In carcere anche un assessore
In carcere il responsabile della mobilità della città toscana Marco Chiari. Ai domiciliari
LUCCA. Terremoto politico-giudiziario in città. All’alba i carabinieri hanno notificato due ordinanze di custodia cautelare in carcere all’assessore alla mobilità, al centro storico e con delega allo stadio del Comune di Lucca, Marco Chiari, e al dirigente dell’ufficio urbanistica Maurizio Tani.
L’accusa è di corruzione. Ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per l’architetto Giovanni Valentini del Gruppo Valore di Prato sino a ieri pomeriggio azionista di maggioranza della Lucchese Calcio e ai professionisti Andrea Ferro, ex presidente della commissione urbanistica-ambientale del comune di Lucca, e Luca Antonio Ruggi, quest’ultimo dello studio professionale di Chiari. Anche per loro l’accusa è di corruzione. Sequestrati su ordine del gip e richiesta della procura di Lucca 18 milioni di euro alla gruppo Valore di Prato e l’intera area del parco di S. Anna.
Le ordinanze sono state appena eseguite. I cinque, spiega un nota dei carabinieri, sono ritenuti responsabili di «reati contro la pubblica amministrazione, per aver creato uno stabile accordo corruttivo con promesse e dazioni di danaro, finalizzato all’ adozione ed approvazione di provvedimenti amministrativi, che consentissero la realizzazione di importanti progetti edilizi ed urbanistici». Nell’ambito dell’operazione è stato eseguito il sequestro preventivo di beni mobili e immobili per circa 20 milioni di euro. Nell’operazione, tuttora in corso con numerose perquisizioni in abitazioni ed uffici, sono impegnati oltre 50 carabinieri.
Dal Tirreno
di Luca Tronchetti
23 Novembre 2024