Lunedì 26 settembre sarà a Capannori Giovanni Barozzino, l’operaio dello stabilimento di Melfi licenziato senza giusta causa in ossequio al “metodo Marchionne”.
La sua vicenda è l’ennesima recrudescenza di quel conflitto che da sempre oppone il lavoro al capitale e che vede come posta in palio la dignità, la sicurezza e i diritti di milioni di lavoratori. Il recente tentativo di cancellare con un solo colpo di spugna gli ultimi 50 anni di rivendicazioni sindacali in nome della crisi economica ha già macinato le prime vittime e imponendo turni massacranti, assenza di garanzie ed espulsione dei sindacati da alcuni dei più grandi stabilimenti industriali italiani.
Tra le vittime poteva esserci anche Giovanni Barozzino che invece ha scelto di reagire e denunciare l’azienda, ottenendo di essere reintegrato nel suo lavoro dopo un lungo iter giuridico.
Della sua esperienza e del racconto di una vita di ingiustizie e sfruttamento degli operai di Melfi, testimoniate nel suo libro-denuncia “Ci volevano con la terza media”, ci parlerà lo stesso Barozzino nell’incontro pubblico organizzato da Sinistra per Capannori e rete@sinistra con la partecipazione di Alessio Ciacci, assessore all’ambiente di Capannori, Mariano Martinucci, segretario di Sinistra per Capannori, Lamberto Pocai, segretario territoriale provinciale Fiom Lucca e Massimo Torelli, rete@sinistra.
L’incontro si terrà alle ore 21:15 presso il Pub “Prodotto non conforme”, via vecchia Pesciatina 155 – Lunata. Il buffet, previsto alle ore 20.00 richiede la prenotazione al cell. 347 2921077.
22 Novembre 2024