Malles Venosta è il primo Comune italiano a bandire dal proprio territorio l’uso dei pesticidi. Da venerdì 22 agosto a venerdì 5 settembre gli oltre cinquemila abitanti del municipio sono stati chiamati a esprimere il proprio voto sul quesito referendario proposto dal comitato “Malles, Comune libero da pesticidi” che ha tra i propri promotori il farmacista della città, il dottor Johannes Fragner Unterpertinger.
Il quesito proponeva ai cittadini di esprimere con un sì o con un no la volontà di inserire nello statuto comunale il divieto di uso di sostanze fitosanitarie chimico-sintetiche velenose e dannose alla salute, all’ambiente e di erbicidi.
Il Comune di Malles ha inviato a tutti gli aventi diritto (votano tutti i residenti a partire dai ragazzi che hanno compiuto i 16 anni di età) un plico contenente la scheda di voto e una busta da sigillare e da reinviare per posta al Comune o da depositare nell’urna sigillata che sarà predisposta in Comune.
A maggio scorso il comitato promotore del referendum è stato insignito del premio “Coraggio civile e responsabilità sociale” della Fondazione Ilse Waldthaler. La Presidentessa della Fondazione Cristina Herz, alla consegna del Premio ha evidenziato le motivazioni che hanno portato alla determinazione dei vincitori: “Il premio vale come riconoscimento e ringraziamento per l’impegno dimostrato nei confronti dell’importanza del bene comune in tempi di crisi economica. I vincitori contribuiscono considerevolmente alla creazione della coscienza sociale nei concittadini, che si traduce in compartecipazione civica e responsabilità collettiva. Il loro instancabile impegno e la condotta coraggiosa hanno portato al consenso popolare per realizzazione del progetto “Comune senza pesticidi – Malles”, ergo alla salvaguardia della salute dei propri concittadini e dell’ambiente, nonché alla promozione della coesistenza di differenti metodi di coltivazione.
Gli sforzi verso tale sviluppo sostenibile acquisiscono, nell’era della globalizzazione, particolare rilevanza, poiché sono in grado di fortificare i circuiti locali e di influenzare positivamente diversi settori economici. Questa onorificenza vuole esprimere la speranza che il Comitato promotore ed il suo portavoce Dr. Fragner-Unterpetinger trovino la forza ed il coraggio di proseguire nel cammino intrapreso. “
Ma il percorso di avvicinamento al referendum. com’era prevedibile, non è stato tutto rose e fiori. È lo stesso dottor Fragner a sostenerlo nel corso della cerimonia di premiazione della fondazione Waldthaler. “Da agosto 2013 è iniziato – scrive il farmacista di Malles nella sua relazione – il fuoco di sbarramento dei contrari alla indizione del referendum con aggressioni verbali, danni al giardino e alla tomba di famiglia, diffamazione anche da parte di personalità politiche che sono state tutte segnalate ai carabinieri, che ci hanno tutelato anche con pattuglie serali e notturne».
Il quesito referendario ha trovato un importante alleato nel manifesto sottoscritto da 21 medici, dai dentisti, da 8 veterinari, da 15 biologi e dai farmacisti del distretto sanitario dell’alta Val Venosta nel luglio dello scorso anno. Un appello a difesa della salute rivolto ai sindaci venostani e all’intero territorio provinciale affichè si forniscano ai contadini le alternative per rendere la piana di Malles, in primo luogo, e l’intero territorio circostante libera dall’uso di pesticidi chimici e sintetici attraverso un divieto.
Nella piana di Malles spira sempre un forte vento di tramontana, tanto da far crescere gli alberi inclinati. Con questo vento costante, e la crescita della frutticoltura industriale – aveva sostenuto il primo firmatario della petizione popolare – è impossibile controllare le derive dei pesticidi nella valle, con la contaminazione di spazi pubblici e privati. A dicembre 2013 il via libera alla raccolta di firme per il referendum, poi a febbraio la presentazione di oltre 500 firme (ne bastavano 300) depositate in Comune.
Il Referendum antipesticidi ha raggiunto largamente il quorum: si è espresso il 69% dei cittadini di Malles, di questi il 75% dei votanti si è espresso contro l’uso dei pesticidi nel territorio comunale . Un risultato per nulla scontato, dati i grandi interessi legati alla coltivazione delle mele nella vallata. E’ un risultato molto importante, soprattutto perché rompe il tabù che non si possa andare avanti senza pesticidi.
Naturalmente gli effetti pratici sulle coltivazioni a tempi brevi saranno limitati, ma l’effetto di questo risultato sull’opinione pubblica è enorme, perché dimostra quanto sia cresciuta la conoscenza dei danni provocati dai pesticidi sulla salute e sull’ambiente.
La comunità di Malles da anni sta puntando sulle coltivazioni biologiche e su un sistema di accoglienza di ottima qualità orientato al biologico e alla tutela dell’ambiente (piste ciclabili, sentieri, servizi pubblici, visite guidate, visite ai masi e ai castelli). I risultati sono più che soddisfacenti e questa nuova iniziativa servirà a promuovere ulteriormente i prodotti e il turismo di questo lungimirante comune della val Venosta.
Dichiarandosi contro i pesticidi Mals/Malles si propone con le carte in regola per un turismo rurale di qualità che non sia una facciata di cartapesta che nasconde l’uso di fiumi di pesticidi come si fa nella trentina val di Non ma anche nella valle dell’Adige nella stessa provincia di Bolzano e – anche se sempre meno – nella stessa val Venosta.
Secondo l’entomologo Claudio Porrini, intervistato da Repubblica martedì 9 settembre 2014, “le colture biologiche sono il traguardo, ma bisogna arrivarci gradualmente: non è solo un problema tecnico, bisogna educare i consumatori, far apprezzare il fatto che il palato è più importante della vista, che le mele non escono dalle fabbriche e non dovrebbero essere prive di imperfezioni”.
23 Novembre 2024