Matteucci fa causa ad Ascit, l’ex direttore chiede 331mila euro
L’ingegnere (già candidato sindaco del centrodestra) chiama a testimoniare Martinelli, Pierotti e Casotti
CAPANNORI. Una causa da 331mila euro e qualche spicciolo.
Tanto Lorenzo Matteucci, candidato a sindaco per il centrodestra alle ultime amministrative, chiede ad Ascit Spa per il mancato pagamento di sue prestazioni professionali nel periodo tra il 2004 e il 2009, quando era direttore dell’azienda
di raccolta dei rifiuti. L’anno scorso la prima richiesta di compenso. Di alcuni giorni fa l’avvio della causa presso il tribunale civile. Chiamati a testimoniare l’ex sindaco Michele Martinelli, l’ex presidente di Ascit Carlo Pierotti e l’ex direttore Pier Giorgio Casotti. Tutto ha inizio un anno fa, in agosto, quando Matteucci, uscito sconfitto dal ballottaggio
fa inviare dai suoi legali una lettera ad Ascit Spa con la quale chiede il pagamento di 400mila euro per prestazioni offerte in qualità di libero professionista nei 4 anni in cui ha rivestito la carica di direttore per la società. Dalla progettazione dell’impianto di compostaggio a Salanetti a quella dello stesso impianto, ma questa volta a Carraia, passando per la realizzazione delle isole ecologiche di Colle di Compito e Salanetti, l’ampliamento del parcheggio e dei servizi igienici della sede di Ascit a Lammari, per finire con le perizie tecniche di idoneità dei mezzi di trasporto. Tutti incarichi ricevuti, secondo Matteucci, in qualità di libero professionista (l’ex direttore è ingegnere) e come tali mai retribuiti. Attorno a quella lettera si scatenò l’inevitabile polemica, con Matteucci che dichiarava di essere stato costretto a dare le dimissioni da Ascit nel momento in cui aveva accettato la proposta di correre contro il sindaco uscente Del Ghingaro e il presidente di Ascit Tiziano Bianconcini che rispondeva dicendo che su Matteucci non
erano mai state fatte pressioni. A un anno di distanza, l’ex direttore non ha alcuna intenzione di arrendersi e intenta
una causa contro Ascit, chiedendo il pagamento di 331mila euro. Nel ricorso presentato dall’avvocato Roberto Giusti, viene ripercorsa tutta la storia del rapporto tra Matteucci e l’azienda, dall’assunzione nel 2004 alle dimissioni nel 2009.
«Dimissioni – spiega l’avvocato – rassegnate in seguito a mancata concessione di un periodo di aspettativa necessario ai fini di poter organizzare e svolgere in maniera compiuta la campagna elettorale presso il comune di Capannori avendo il ricorrente accettato la candidatura a sindaco. È da rilevare che il ricorrente non avrebbe nemmeno avuto l’obbligo di
collocarsi in aspettativa, bensì avrebbe potuto continuare per legge ad esercitare la sua funzione, essendo Ascit Spa partecipata dal comune di Capannori con capitale inferiore al 50%». Si elencano poi tutti gli incarichi ricoperti da Matteucci durante il rapporto di lavoro e i progetti dei quali si è direttamente occupato, oltre a sottolineare
il silenzio di Ascit dopo la prima richiesta di pagamento (un anno fa) e il fallito tentativo di conciliazione avvenuto
in maggio.
Il Pd: si deve dimettere
Lorenzo Matteucci è ora consigliere comunale del Pdl. Un anno fa, dopo la prima richiesta di pagamento per i progetti svolti per Ascit in qualità di libero professionista, il consigliere del Pd Angelo Fruzzetti ne aveva richiesto le dimissioni da consigliere in quanto, secondo Fruzzetti, «l’articolo 63 del decreto legislativo 267/2000 stabilisce che non può ricoprire la carica di sindaco o consigliere comunale colui che ha una lite pendente con l’ente stesso e considerato che Ascit è un’azienda in cui il comune di Capannori è socio di maggioranza, Matteucci sarebbe incompatibile con la carica di consigliere comunale».
Arianna Bottari
Da Il Tirreno 21 Agosto 2010 Cronaca di Capannori
26 Dicembre 2024