Mostra da non perdere a Massarosa da Domenica 12

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Apertura seconda edizione della mostra RI-GENERAZIONI
Domenica 12.12.2010 inaugurazione alle 12.00 – domenica 9 gennaio 2011 alle ore 23.30

Villa Ginori Quiesa

Ri-generazioni

MOSTRA RI-GENERAZIONI

Dopo un lavoro immane (e ancora siamo solo all’inizio…), questo è l’invito definitivo per la nuova edizione di ri-Generazioni, la cui inaugurazione si svolgerà ufficialmente il 12-12 alle ore 12 presso la prestigiosa Villa Ginori di Quiesa. La mostra sarà visitabile fino al 9 gennaio 2011 presso la Brilla di Quiesa (Massarosa) Lucca.
Per ulteriori informazioni: www.rigenerazioni.altervista.org
Cordiali saluti, Alberto Magnolfi
Progetto Rigenerazioni
Comune di Massarosa
Comunicato stampa del 6 ottobre 2010
“Rigenerazioni- precisa l’assessore alla cultura Riccardo Rolle-  non è stata solamente una mostra d’arte e non sarà soltanto un catalogo, anche se del tutto particolare. Rigenerazioni è un progetto culturale di ampio respiro che contraddistingue la politica culturale dell’assessorato. E’ un progetto che è nato coinvolgendo le nostre scuole e il territorio, con feste di frazioni,  ed è sfociato, quasi naturalmente, in una grande esperienza di istallazioni artistiche nei 2000 m quadrati della struttura della Brilla. Rigenerazioni comprende in sé anche un modo di pensare, di vivere di fare arte: una poetica( ποιεω fare).  Una poetica alla cui base vi è il concetto di sostenibilità,di decrescita di modelli di sviluppo non più percorribili, di riciclaggio. L’esposizione artistica ha coinvolto 18 artisti oltre alle scuole del territorio e ha permesso l’incontro di modi di fare arte la cui peculiarità ha messo in luce la geniale leggerezza di conferire ad oggetti insignificanti forme fantastiche di vita artistica. Questo  percorso culturale, denso di valori, ha saputo attrarre importanti patrocini e contributi economici: Regione Toscana, Provincia di Lucca, Fondazione Ragghianti, Ente parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli e certo non ultima l’Ambasciata Brasiliana interessata a mettere in luce la storia della Brilla legata alla Forza Expeditionaria Brasileira e a trasferire questo modo di far arte nel proprio paese. Tutto questo potrebbe bastare a giustificare un eventuale cospicuo impegno di spesa da parte dell’Amministrazione, investire in cultura ha valore a mio parere in particolar modo in situazioni economiche di difficoltà e segnala l’intenzione politica della Giunta di non tagliare un settore ritenuto strategico per il futuro. In realtà, però, l’impegno è molto minore visto che molti dei soggetti patrocinanti sopracitati intervengono finanziariamente nell’operazione e a questi si aggiungono quattro soggetti privati presenti sul territorio, inoltre il catalogo, dotato di codice ISBN, potrà essere venduto e questo, alla fine dell’iniziativa, porterà non una spesa ma un guadagno per le casse comunali. La cultura, se ben programmata, paga a lungo e a breve termine: anche se credo che questo non sia un valore necessario sono orgoglioso di dire che tutte le maggiori iniziative culturali intraprese quest’anno, “Festa Antica Roma”-“Massarosa Jazz Festival”, hanno portato cospicui introiti nelle casse comunali e così sarà anche per questo catalogo. Infine voglio ricordare che i capitoli di bilancio destinati a Cultura e Pubblica Istruzione sono separati e assolutamente non paragonabili visto che quello destinato alla scuola ha somme esponenzialmente più alte, ma se anche fossero ammissibili trasferimenti, qual è la soluzione proposta? Parare i colpi di mancanza di fondi nella scuola tagliando la cultura? Il Catalogo di Rigenerazioni andrà in Stampa la prossima settimana, è frutto di quasi un anno di lavoro e della passione del professor Alberto Magnolfi e della capacità grafica di Alberto Grazi, ma anche del contributo di tutti gli artisti di Rigenerazioni e di tutti i cittadini che si  sono appassionati all’impresa. E’ la prima volta che l’Amministrazione Comunale pubblica un Catalogo d’Arte, non credo sarà l’ultima. Rigeneratevi!”
“In qualità di Direttore artistico del Progetto “Ri-Generazioni” e di autore del catalogo dell’esposizione, vorrei far presente quanto segue- precisa  Alberto Magnolfi
Premetto che un’iniziativa come quella organizzata alla “Brilla” nel novembre scorso non può (e forse non deve) mettere tutti d’accordo. Nel pieno rispetto di qualsiasi opinione “conservatrice” o non informata riguardo al settore, riconosco che la promozione di una modalità basata sul “recupero” di oggetti si connota di per se’ come un’azione spregiudicata e innovativa. Vorrei solamente sottolineare che l’evento si è sviluppato grazie alla collaborazione di artisti e volontari intervenuti a titolo completamente gratuito. La nostra azione è partita dalla radicale ripulitura dei locali (2.000 metri quadri cosparsi di escrementi di uccelli ed animali morti), si è sviluppata contattando le scuole di diverse province e 18 artisti intervenuti a titolo gratuito (compreso il trasporto e i materiali per l’affissione) e si è basata sulla presenza di personale addetto all’apertura  giornaliera dei locali durante i due mesi di esposizione.
La vastissima partecipazione di pubblico ed il consenso pressoché unanime dei visitatori è stato espresso in un registro delle presenze estremamente lusinghiero e di per se’ gratificante.
L’esposizione, prorogata grazie alla massiccia affluenza di pubblico e alla disponibilità di un gruppo eterogeneo di volontari entusiasti, ha riscosso l’interesse di vari organi di stampa, raggiungendo lo scopo (non prefissato in origine) di ottenere il patrocinio per la pubblicazione di un catalogo da parte di  importanti Enti istituzionali (fra i quali la Regione Toscana, la Fondazione Ragghianti, la Provincia di Lucca e l’Ambasciata Brasiliana, contattati dal sottoscritto), a tutto vantaggio della promozione di un luogo affascinante, patrimonio della collettività del nostro Comune.
Il comune di Massarosa si è fatto carico di sostenere meno del 50% delle spese di pubblicazione di libro e catalogo (circa 3.000 euro, IVA compresa) acquisendo il possesso di una quantità di cataloghi e libri pari a circa 15.000 euro di controvalore. I diritti d’autore sui testi e sulle immagini sono stati concessi gratuitamente dagli autori, come pure i diritti del “Calendario Cromoperpetuo” detenuti dal sottoscritto.
Dalla cifra complessiva si può dedurre facilmente che anche i costi dell’impaginazione sono da considerarsi irrisori, dato il coinvolgimento spontaneo del grafico e dell’editore (a titolo gratuito).
Il  nostro interesse di cittadini orgogliosi del nostro territorio è quello di far sì che il ricavato delle vendite del catalogo e del libro sia  finalizzato   dall’Amministrazione Comunale a valorizzare un luogo prestigioso giunto al centro di un interesse internazionale, dato il suo valore storico, civile ed estetico.
Oggi la “Brilla” è di nuovo vittima dello stesso abbandono nel quale l’avevamo trovata lo scorso anno, in attesa che noi o chiunque altro si presti a donarle il proprio tempo, le proprie idee e la propria competenza. Gratuitamente.
Le mie competenze specifiche derivano dalla mia attività di insegnamento Storia dell’Arte e dalla collaborazione (sempre gratuita e volontaria, di questi tempi…) con vari Enti e con il settore universitario del Ministero.
In virtù di questo, sono quindi consapevole dei mostruosi tagli apportati negli ultimi anni al settore della cultura. Settore mortificato che, seppur accorpato sotto lo stesso assessorato nel Comune di Massarosa, ha capitoli di spesa nettamente separati da quelli dell’Istruzione.
Ritengo pertanto pretestuoso,  fuorviante e demagogico accusare lo stesso assessorato di aver sottratto fondi al “servizio scuolabus” dello stesso comune. Il tentativo di innescare una polemica infondata deriva probabilmente da qualcuno che non si è sentito in dovere di lasciarsi coinvolgere in un’iniziativa importante, emozionante, prestigiosa ma affatto remunerativa.
Una demagogia equiparabile al voler radere al suolo un edificio storico prezioso come la “Brilla” per trasformarlo magari in un parcheggio a pagamento per pulmini. A quel punto, per un paradosso legato alla stessa logica irrazionale, il Comune potrebbe anche incassare un po’ di soldini utili al bilancio. Ma i cittadini diventerebbero davvero più ricchi?”