Approvata delibera con la quale la giunta si oppone alla costruzione impianto su tutto territorio città. Si apre la strada alla realizzazione di un impianto per trattare l’umido e materiale da riciclo.
Il braccio di ferro tra Comune di Napoli e Regione Campania sul tema rifiuti, e, soprattutto, sulla scelta del termovalorizzatore come impianto per chiudere il ciclo di smaltimento registra un nuovo round. La giunta guidata da Luigi de Magistris, che del ‘No’ all’inceneritore ha fatto programma elettorale, ha approvato oggi una delibera con la quale conferma la volontà di opporsi con tutti i mezzi a propria disposizione alla costruzione di un inceneritore.
Il documento, proposto dall’assessore all’Urbanistica Luigi De Falco e dal vicesindaco Tommaso Sodano, che ha anche la delega all’Ambiente, mira a porre un vincolo urbanistico sulla possibilità di costruire un impianto di quella tipologia sull’intero territorio comunale. La delibera infatti precisa che l’amministrazione, “nell’interesse pubblico, intende procedere a prevedere, all’interno delle norme di attuazione del Prg vigente, una norma che escluda nel territorio del comune di Napoli la possibilità di realizzare impianti di incenerimento”.
“Questo atto – dice Sodano – è stato stilato in conformità alla delibera approvata il 16 giungo scorso, nella quale si stabiliva di dover compiere ogni azione tesa alla individuazione di una soluzione che escludesse la realizzazione dell’inceneritore a Napoli Est in quanto ritenuto non necessario. E apre la strada per la realizzazione in città di un impianto per il trattamento della frazione umida e un impianto di selezione finalizzato alla valorizzazione di materiali”.
23 Dicembre 2024