Dopo molti anni di lavoro comune e dopo molte tappe – fra cui la costituzione di un Forum nazionale e l’elaborazione di una proposta dilegge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua- i movimenti italiani per “l’acqua bene comune” hanno ottenuto una straordinaria vittoria nel recente referendum contro la privatizzazione del servizio idrico integrato. Una vittoria che non parla solo all’Italia ma all’intera Europa e che dà maggior forza a chi, in tutto il continente, lotta contro la privatizzazione di questo bene vitale, simbolo dei beni comuni, proponendo un modello di gestione pubblica e democraticamente partecipata da cittadini e lavoratori.
Allo stesso tempo siamo consapevoli che una vera e definitiva vittoria contro i processi di privatizzazione può essere oggi ottenuta facendo un ulteriore salto: spostando l’iniziativa a livello europeo. Invertire la rotta intrapresa dalla Commissione e fermare nel continente i processi di privatizzazione dell’acqua può costituire il cuore di “un’altra Europa”, fondata sui diritti e sull’accesso universale ai beni comuni anzichè sul mercato e sui profitti.
Sono molti i segnali positivi che provengono anche da altre parti del continente, dalla vittoria referendaria a Berlino sino a casi di clamorose ripubblicizzazioni, come quella voluta dall’amministrazione della città di Parigi. Ci sono anche importanti processi in atto, come la costruzione di un Forum mondiale alternativo dell’acqua a Marsiglia nel marzo del 2012.
Tutto questo lascia pensare che i tempi sono maturi per dare vita ad una rete europea che metta assieme – in uno spazio comune – tutti i movimenti, i sindacati, le associazioni e i gruppi sociali che lottano in Europa per l’acqua bene comune. Una rete che possa definire una “piattaforma condivisa”, ossia gli elementi di fondo di un’azione e di un progetto comune, identificando di volta in volta campagne e strumenti da adottare, come ad esempio la nuova ICE (iniziativa dei cittadini europei). Se i soggetti sociali europei che lottano per l’acqua saranno in grado di coordinarsi ed elaborare una piattaforma condivisa in vista di marzo 2012, questo rafforzerà enormemente il Forum Mondiale Alternativo dell’Acqua (FAME), dove, assieme alle reti di tutto il mondo, ci troveremo a fronteggiare le grandi multinazionali globali dell’acqua.
La proposta che vi facciamo è dunque quella di intraprendere un percorso che ci porti ad elaborare una piattaforma condivisa a livello europeo nei tempi e nelle modalità che sceglieremo insieme. Vi invitiamo dunque a partecipare a questo percorso e alla importante tappa del 10 e 11 dicembre a Napoli, città italiana che sta avviando un processo di ripubblicizzazione della gestione dell’acqua e che, come Parigi, si candida a divenire un “simbolo” e un concreto esempio del fatto che ripubblicizzare è possibile, subito.
23 Dicembre 2024