Crescono il divario tra ricchi e poveri e la percentuale di chi vive con il 60% del reddito medio
Prosegue la campagna ASviS “Un Goal al giorno”, che fornisce un’analisi tematica tratta dal Rapporto ASviS 2018 sulla posizione italiana e regionale rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.
La campagna durerà 17 giorni, uno per ogni SDG. Puoi seguirla anche su Facebook e Twitter usando gli hashtag #RapportoASviS e #1Goalxgiorno.
Oggi parliamo del Goal 10: “Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni”.
Il Rapporto ASviS 2018 registra un significativo peggioramento nel Goal 10, anche a livello regionale. Rispetto ai valori nel 2010, in particolare, la Valle D’Aosta si assesta nel 2016 ad un livello inferiore rispetto alla media nazionale, mentre la Lombardia, pur peggiorando, rimane al di sopra della media. Le regioni che hanno registrato un netto miglioramento rispetto al 2010 sono l’Abruzzo e la Basilicata.
Continua a crescere non solo il divario di ricchezza tra la popolazione ad alto reddito e quella a basso reddito, ma soprattutto la quota delle famiglie che vivono in condizioni di povertà assoluta, a causa della grave recessione che ha colpito il Paese e sopratutto il Mezzogiorno, tanto che il numero di famiglie al di sotto della soglia di povertà assoluta è quasi raddoppiato negli ultimi dieci anni e ora coinvolge molti più giovani e anche persone lavoratrici. Anche se dal dicembre 2017, con il Reddito di inclusione (Rei) sono stati introdotti nuovi strumenti di contrasto alla povertà e attuate misure per la riduzione delle disuguaglianze nell’accesso ai servizi fondamentali, di fronte all’accentuazione così estesa delle diseguaglianze è grave l’assenza di convergenza di politiche volte a una loro riduzione.
Il Rapporto ASviS 2018 segnala l’urgenza di estendere e rafforzare gli interventi specifici di sostegno al reddito per lo sradicamento della povertà assoluta e avanza proposte soprattutto per garantire l’uguaglianza di accesso ai servizi di base, rendere il sistema fiscale più equo, ridurre i divari di reddito all’interno dello stesso luogo di lavoro e tutelare la natura universalistica e pubblica dei sistemi di welfare.
L’indicatore composito elaborato dall’ASviS segnala che tra il 2010 e il 2016 la situazione peggiora significativamente. Anche se dal 2014 aumenta il reddito disponibile, contestualmente cresce il rapporto tra il reddito dei più ricchi e quello dei più poveri e la percentuale di persone che vivono in famiglie con un reddito disponibile inferiore al 60% del reddito mediano.
Il Goal 10, rispetto alla media dell’Italia nel 2010, mostra una situazione diversificata per le regioni italiane. Le regioni che migliorano maggiormente sono l’Abruzzo e la Basilicata, che registrano un netto miglioramento del tasso di variazione del reddito familiare pro-capite per il 40% più povero della popolazione. Al contrario, la Valle D’Aosta e la Lombardia evidenziano un peggioramento causato dall’aumento del tasso di famiglie con un reddito disponibile equivalente inferiore al 60% del reddito mediano.
25 Dicembre 2024