Chiunque abbia avuto l’opportunità di coltivare e veder crescere i prodotti della terra può testimoniare quanto possa essere benefico a livello psico-fisico prendersi cura di un orto.
Questi effetti positivi possono presentare un aspetto terapeutico a vantaggio anche di coloro i quali soffrono di disturbi di diverso tipo.
Si parla a tal proposito di terapia orticolturale per indicare un metodo riabilitativo del disagio e della disabilità che rientra tra le cosiddette terapie occupazionali.
La ortoterapia può rappresentare a pieno titolo uno spazio terapeutico che consente a soggetti con disabilità mentali o fisiche di ritrovare un luogo sereno e tranquillo con cui confrontarsi, in armonia coi ritmi dolci e antichi della terra.
Con la terapia orticolturale si punta a favorire l’attività fisica e a rafforzare l’autostima attribuendo al soggetto un ruolo realmente produttivo. Degno di rilievo è, inoltre, l’aspetto relativo alla socializzazione e all’inserimento in un gruppo finalizzato allo svolgimento di una comune attività.
Ristabilendo un autentico contatto con la terra e con la natura si forniscono all’individuo anche abilità e competenze che rafforzano la sua percezione di autoefficacia inducendo un circuito positivo che non può che supportare il soggetto in una migliore riuscita personale.
Imparare le tecniche di coltivazione della terra, d’altra parte, può costituire anche un utile strumento di accesso al mondo produttivo per coloro i quali al termine del processo terapeutico e riabilitativo risultare in grado di cimentarsi con una vera e propria attività lavorativa.
TuttoGreen
22 Novembre 2024