In un mondo tecnologico in cui qualsiasi collegamento fisico viene percepito sempre più come retaggio del passato, un inutile orpello da superare, anche la auto elettriche devono adeguarsi e proprio per questa ragione il futuro di questo tipo di vetture sembra essere orientato verso i sistemi di ricarica wireless.
A vederla così sono in tanti in effetti, ma Mercedes in particolare è andata un po’ oltre, iniziando a sperimentare per prima nell’uso quotidiano uno di questi innovativi sistemi di ricarica induttiva, che consentono di accumulare l’energia elettrica necessaria agli spostamenti senza l’ausilio del classico cavo con relativa presa.
La casa di Stoccarda ha comunicato infatti che a partire da marzo 2012 sperimenterà un apposito esemplare di Mercedes Classe A E-CELL dotato di sistema di ricarica wireless, dando vita al progetto “Effizienzhaus-Plus mit Elektromobilität” inaugurato il 7 dicembre con il patrocinio della cancelliera tedesca Angela Merkel.
Galleria di immagini: Mercedes Classe A E-CELL A-Klasse A-Klasse A-Klasse A-Klasse A-Klasse
Questo tipo di tecnologia troverà posto anche sulla prossima generazione della Nissan Leaf e richiede che sotto al pianale della vettura sia installata una bobina di carica, in modo che sia sufficiente fermare l’auto sopra un apposito sensore di induzione installato nel pavimento e posizionato nei pressi della fonte di ricarica, per avviare quindi, in maniera del tutto automatica, il processo di induzione che consentirà il passaggio di energia, la quale sarà a sua volta immagazzinata nelle batterie al litio di cui è dotata la vettura.
Il progetto, per il quale Mercedes metterà a disposizione anche una Smart Forwto electric drive e una Smart eBike, punta a realizzare una casa ad alta efficienza energetica in via sperimentale, una costruzione potenzialmente in grado di anticipare le abitazioni private del domani in cui viene prodotta più energia di quella consumata dai suoi occupanti, consentendo di “dirottare” il surplus energetico generato proprio per la ricarica dei veicoli, ottimizzando così costi e diminuendo l’impatto ambientale.
Fonte: La Repubblica
22 Dicembre 2024