Sbilanciamoci! e Legambiente a Cernobbio per scardinare il vecchio modello economico e annunciare la green economy
FIRENZE. C’è necessità di un “vademecum”, di un manuale per spiegare come si fa a passare dal modello finanziario virtuale e da quello economico basato invece sul forte speso specifico dei consumi di materia e di energia, che ha portato alla crisi internazionale attuale, alla “green economy”.
Le conseguenze sociali (e non è detto che il peggio sia passato) e ambientali sono sotto gli occhi di tutti. La risposta della comunità internazionale è lenta a parere di molti esperti, del resto il virus del “vecchio modello” è molto resistente e ben insediato nei settori economici e politici, ed il vaccino ideato e prodotto dalla nuova amministrazione americana (nel luogo d’inizio della malattia per fortuna è iniziata anche la cura), deve trovare supporto in altre aree del mondo per avere la meglio.
Di questi temi, con un occhio di riguardo verso il nostro Paese, tratterà il forum di “Sbilanciamoci!” che domani arriva a Cernobbio in un’edizione (la settima) di una sola giornata, dove saranno presenti esponenti della società civile, ricercatori, studenti, operai, sindacalisti. L’appuntamento si svolge in contemporanea e nelle vicinanze del workshop dello Studio Ambrosetti che si tiene ogni anno a Villa D’Este, dove saranno riuniti invece banchieri, manager e uomini politici che affronteranno gli stessi argomenti ma sicuramente con analisi e proposte differenti.
«La creazione di un modello solido e manovre strutturali fondate su uno sviluppo di tipo sostenibile, equo e di qualità, che facciano da contraltare all’azione modesta perseguita dal governo durante questo periodo di crisi, è quanto di più utile e concreto si possa fare per rispondere in maniera incisiva al rilancio dell’economia – ha dichiarato Maurizio Gubbiotti, coordinatore della segreteria nazionale di Legambiente, presente domani all’appuntamento sul lago di Como – Le ragioni della crisi attuale vanno ricercate nell’insostenibilità di un sistema che lascia prevalere la speculazione sulle regole. Affrontare un periodo di crisi di portata mondiale e di simile durata, vuol dire impegnarsi nella messa in pratica di politiche energetiche rivoluzionarie, basate su energie verdi, tecnologie pulite ed efficienza, mobilità su ferro, ma anche educazione ai consumi sostenibili».
Dal forum Sbilanciamoci! verranno chiesti impegni precisi al nostro governo come un intervento di 40 miliardi contro la crisi al 2011, con un’incidenza sul Pil del 2% sul 2010 e dell’1,3% sul 2011. «Il nostro impegno culminerà a dicembre con la partecipazione a Copenhagen alla Conferenza sui cambiamenti climatici: un altro banco di prova per il futuro della sostenibilità e un’occasione per ribadire con forza la volontà a perseguire una riconversione dell’economia globale» ha concluso l’esponente di Legambiente.
Federico Gasperini
www.greenreport.it
23 Novembre 2024