Prosegue il progetto di riqualificazione dell’Oasi del Bottaccio a Castelvecchio di Compito. Un’area naturalistica situata nell’ex alveo del lago di Bientina, punto di eccellenza ambientale del territorio capannorese per la presenza di avifauna e di flora con specie molto rare e pregiate. Il paesaggio all’interno dell’area, che si estende per circa 20 ettari, si presenta ben diversificato con quattro differenti tipologie: la zona boscata, i prati umidi, i canneti ed i chiari, che concorrono a formare un ambiente naturalistico variegato e di grande interesse.
Recentemente il WWF, grazie alla convenzione in atto con il Comune di Capannori, ha realizzato molti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e di miglioramento dell’oasi al fine di preservarla e valorizzarla ulteriormente. Lavori importanti senza i quali l’area andrebbe presto in rovina e non sarebbe più visitabile.
In particolare, sono state ristrutturate le passerelle in legno che collegano i vari ambienti dell’area umida. Il lavoro più importante ha riguardato la pulizia di tutta l’area in seguito alla grande ondata di acqua e detriti che è arrivata nell’oasi del Bottaccio dopo la ‘bomba d’acqua’ dello scorso ottobre. Inoltre, per rendere più agevoli le visite dei cittadini e delle scolaresche, sono stati anche realizzati lavori di pulizia dai rovi e del sottobosco.
“Ringraziamo il WWF per l’enorme impegno e dedizione che dedica a questa area naturalistica, afferma l’Assessore all’Ambiente Alessio Ciacci. L’Oasi del Bottaccio rappresenta una perla ecologica per Capannori, per la biodiversità e per la ricostruzione di habitat che favoriscano il passaggio di specie animali un tempo scomparse dalle nostre zone.”
Tra poche settimane, il 3 febbraio, l’area sarà aperta al pubblico la domenica con visite guidate. Fino al 24 marzo ci sarà una visita guidata al mattino alle ore 11.00, mentre dal giorno di Pasqua e fino alla seconda domenica di maggio le visite guidate saranno due: alle ore 11 e alle ore 14.30.
All’interno dell’oasi, la cui riqualificazione vede anche la collaborazione del Consorzio di Bonifica Auser-Bientina, si trovano due capanni di osservazione al limite dei chiari d’acqua. Vi sono inoltre alcuni sentieri dotati di passerelle rialzate che collegano i vari ambienti dell’oasi; lungo il “percorso natura” sono allestiti pannelli didattici tematici che illustrano la flora e la fauna. Il Bottaccio è caratterizzato dalla presenza di un piccolo bosco planiziale costituito in prevalenza da farnia (Quercus robur) e ontano nero (Alnus glutinosa). Per quanto riguarda la fauna avendo un’elevata biodiversità l’area si connota come una vera e propria zona rifugio per la fauna. Al cinghiale e ai mustelidi, donnola e tasso, si accompagnano la volpe, l’istrice e numerosi roditori, tra cui il ghiro, l’arvicola e il moscardino. Importante la presenza di anfibi, quali la raganella, la rana agile, il tritone crestato.
L’oasi del Bottaccio, a causa delle zone circostanti ove è possibile la caccia, rimane per molti mesi chiusa al pubblico per permettere agli animali selvatici di trovare zone di rifugio.
22 Novembre 2024