Si svolge dal 14 al 22 aprile 2012 la terza edizione della Settimana nazionale “Porta la Sporta”. L’evento si propone di coinvolgere durante la settimana quanti più soggetti possibili a partecipare con iniziative che abbiano come obiettivo la prevenzione e la riduzione degli imballaggi e di altri articoli usa e getta
Il comitato promotore costituito dall’Associazione dei Comuni Virtuosi, dal WWF, da Italia Nostra, dal Touring Club Italiano e da Adiconsum, con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente, lancia la terza edizione della settimana nazionale “Porta la Sporta”. Scopo di questo evento annuale è portare ad un pubblico sempre più vasto i temi e il progetto di Porta la Sporta che dal marzo del 2009 si è assunto il compito di far crescere nell’opinione pubblica una maggiore consapevolezza ambientale. Attraverso un’informazione mirata su quali siano le conseguenze dei nostri stili di vita e di consumo sullo stato attuale del pianeta e la proposta di alternative di consumo più sostenibili si è cercato di accelerare un cambiamento non più rimandabile. Ciascuno di noi deve essere consapevole che in ogni gesto quotidiano è possibile fare molto per diminuire la pressione sulle risorse naturali e senza provare alcun fastidio o fatica, anzi, traendone persino soddisfazione! Perché allora non passare dalle intenzioni ai fatti e trasmettere il messaggio?
L’evento “Porta la Sporta” si propone di coinvolgere durante la settimana quanti più soggetti possibili a partecipare con iniziative che abbiano come obiettivo la prevenzione e la riduzione degli imballaggi e di altri articoli usa e getta che fanno crescere la nostra pattumiera aggravando il consumo di risorse. A scelta, i partecipanti alla settimana potranno promuovere nella loro comunità azioni come l’adozione della sporta così come di altre soluzioni che eliminino o sostituiscano il monouso con soluzioni riutilizzabili o prodotti adatti all’uso multiplo. Vengono qui in aiuto le specifiche iniziative all’interno della campagna come Meno plastica per tutti, Mettila in rete e Sfida all’ultima sporta per scuole e negozi.
L’invito a partecipare è rivolto a ogni tipologia di azienda e impresa, al settore del retail (alimentare e non), associazioni e organizzazioni no profit, istituti scolastici di ogni grado, enti e istituzioni nazionali e locali e, ovviamente, cittadini tutti.
Tra i 19 gruppi della Grande Distribuzione Organizzata che hanno partecipato alla scorsa edizione hanno già dato la loro adesione preventiva: Auchan, Coop Liguria, Coop Lombardia, Coop Piemonte (Novacoop), Gabrielli con le insegne Maxi Tigre e Oasi, Simply Sma e Unes Supermercati.
Ulteriori dettagli sull’iniziativa e sulle modalità di adesione si trovano sull’homepage del sito di porta la sporta www.portalasporta.it/index.htm
Perché non possiamo più sprecare ma imparare a vivere nei limiti del nostro unico pianeta
Consumiamo troppo e da troppo tempo preleviamo in maniera eccessiva e incontrollata ogni genere di risorse restituendo scarti solidi, liquidi e gassosi in quantità tali da non poter più essere metabolizzate dai sistemi naturali. Anche quando utilizziamo risorse rinnovabili, come le foreste, i prodotti agricoli o i pesci degli oceani dobbiamo renderci conto che tali risorse sono rinnovabili solo a patto che le preleviamo in una percentuale che sia rispettosa dei loro tempi di rigenerazione.
Sarà impossibile uscire dall’attuale crisi economica ed ambientale se non riusciremo a vivere nei limiti ecologici dell’unico pianeta che abbiamo a disposizione. Ma possiamo trasformare questa crisi in un’incredibile opportunità di miglioramento se saremo capaci di uscire dagli schemi attuali rispondendo con grande capacità di adattamento, con nuovi progetti economici e sociali, con nuovi comportamenti consapevoli capaci di dare una possibilità di futuro sulla terra anche alle prossime generazioni. Anche l’amara constatazione sulla lentezza delle risposte dei governi rispetto alla velocità dei cambiamenti climatici e del degrado ambientale ci deve spingere a metterci in gioco tutti, individualmente, come decisori politici, aziendali, cittadini. E’ vero che i cambiamenti reali si consolidano quando, con l’appoggio di legislazioni illuminate, sforzi e impegni dall’alto e dal basso convergono verso obiettivi condivisi, ma è anche vero che la consapevolezza e la maturità ambientale dei cittadini è un presupposto imprescindibile per spingere anche la politica di alto livello a fare le scelte giuste nei consessi internazionali così come a livello nazionale.
Un appuntamento internazionale per la sostenibilità
Parlando di sostenibilità in questo 2012 è impossibile non menzionare un importantissimo appuntamento internazionale: Rio+20, una nuova grande Conferenza delle Nazioni Unite che torna a Rio de Janeiro venti anni dopo la Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo nel giugno del 1992 nota come Earth Summit.
Tra gli obiettivi: assicurare un impegno politico per uno sviluppo sostenibile, che comporti l’attuazione degli impegni già presi, finora non ottemperati, e che affronti le nuove emergenze di un pianeta che nel 2011 ha raggiunto i 7 miliardi di abitanti. E che secondo le Nazioni Unite potrebbe contarne più di 9 miliardi nel 2050. E’ forte la speranza nella comunità scientifica internazionale che la Conferenza di Rio possa costituire un vero punto di svolta verso una nuova economia che metta al centro lo straordinario capitale naturale che costituisce la precondizione per qualsiasi tipo di sviluppo sociale ed economico dell’umanità.
23 Dicembre 2024