Un brutto sgombero forzato ad Osmannoro, l'intervento dell'assessore regionale Baronti

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eugeniSULLO SGOMBERO DI OSMANNORO: E.BARONTI
Sullo sgombero di Osmannoro
Lo sgombero senza alcun preavviso da parte delle forze dell’ordine, su richiesta del Comune di Sesto Fiorentino, dell’insediamento
rom nell’ area Osmatex in via Lucchese, è un atto di disumanità non degno di un paese civile e democratico.
Lo sgombero ha comportato l’abbattimento delle baracche dando alle persone solo il tempo di raccogliere i pochi effetti personali senza nemmeno la possibilità di rientrare per raccogliere coperte e vestiti. E’ avvenuto non solo senza preavviso ma senza alcuna predisposizione di una soluzione temporanea alternativa nonostante che le previsioni metereologiche segnalassero per la notte un brusco calo delle temperature.
Queste persone hanno dovuto passare una notte completamete all’aperto senza alcun riparo con temperature che sono scese sotto lo zero. Tra questi c’erano 6 minori tra cui due neonati, nonchè alcuni anziani in stato precario di salute.
La Regione non ha possibilità e competenza in merito e nessuna struttura adibita all’accoglienza per far fronte a situazioni di emergenza come questa. Anche la richiesta di intervento per installare tende provvisorie da parte della protezione civile spetta al Sindaco sul cui territorio si verifica una emergenza umanitaria.
Quello che possiamo fare e che abbiamo fatto in questi ultimi anni è rilanciare e riqualificare l’edilizia sociale pubblica e tra le misure straordinarie dei 143 milioni che abbiamo adottato, ci sono anche finanziamenti per realizzare strutture per far fronte alle situazioni di emergenza.
Queste situazioni non si risolvono facendo ricorso alla violenza, non si risolvono con gli sgomberi.
Quando si affrontano questi casi, che sono drammi umani, c’è bisogno di un maggior senso di umanità, solidarietà e comprensione. Le istituzioni che hanno competenze in merito e potere di intervento hanno il dovere di occuparsene ricercando una soluzione ragionevole e condivisa. Bisognerebbe anche cercare per un momento di immaginare la loro paura con cui sono costretti a vivere quotidianamente, la paura di essere svegliati un giorno all’alba, identificati, schedati, cacciati. Dobbiamo anche essere tutti consapevoli che è una umanità, sono uomini, donne, bambini, che non possono essere cancellati, che non scompariranno nel nulla si sposteranno e si disperderanno altrove in qualche altra area, con più sofferenza, più rabbia, più rancore di prima.
EUGENIO BARONTI ASSESSORE REGIONE TOSCANA ALLA CASA