Lucca città abbandonata a pochi privilegiati: i poveri e i deboli sono invisibili. Siamo consapevoli delle gravi difficoltà in cui si trova l’Italia e non possiamo condividere l’atteggiamento irresponsabile di coloro che per lunghi anni hanno voluto nascondere la realtà ingannando tutti, allo scopo di perseguire i propri interessi.
Condividiamo l’indignazione dei cittadini e delle cittadine di Lucca provocata dalla inettitudine, dalla malafede e dalla irresponsabilità con cui è stata gestita la vita nel nostro Comune. La partecipazione è stata negata, troppe voci sono rimaste inascoltate, i cittadini non hanno avuto accesso alle informazioni, non sono stati ricevuti dagli
amministratori.
Anche a Lucca ha prevalso la ricerca dello sfrenato profitto e la negazione del bene comune: di questo fa le spese oggi il nostro territorio, ridotto a spazio edificabile senza alcun vantaggio per gli abitanti ma con grandi profitti per gli speculatori, e il nostro vivere comune è attraversato da sempre più numerosi conflitti,
amareggiato dalla reciproca sfiducia e diffidenza, soggetto alle suggestioni della paura.
Nella nostra città i deboli e i poveri sono destinati all’invisibilità, non è loro consentito l’accesso al “salotto buono” che resta come una ricca vetrina chiuso alla pienezza dell’esistenza. I cittadini non hanno luoghi dove incontrarsi, i giovani possono vivere la città solo nelle strade, gli spazi comuni sono riservati a rappresentazioni per pochi privilegiati.
Per una Lucca solidale: ogni persona vale per la sua esistenza Oggi si tratta di ricostruire una Lucca nuovamente solidale. Per solidarietà intendiamo lo spazio del reciproco rispetto e non della malcelata sopportazione, lo spazio della reciproca accoglienza e non del sospetto e della diffidenza. Solidarietà è possibilità della serena convivenza e della condivisione dei pesi e delle gioie, delle fortune e delle sventure, solidarietà è determinazione a perseguire il bene comune e non esercizio pietoso di assistenzialismo. Solidarietà infine è valorizzazione di ogni persona e della sua esistenza, è riconoscimento della pienezza personale che ciascuno e ciascuna dona agli altri anche nella disabilità, nello svantaggio, nella povertà.
È necessario che siano destinati spazi alla vita comune, che siano destinate energie all’ascolto, all’accoglienza di ogni condizione di vita, al contributo di tutti, al dialogo tra diversi, al coordinamento delle associazioni, dei gruppi, dei cittadini che stanno impegnandosi alacremente contro la crisi, nel contesto sociale reale.
Con Alessandro Tambellini si può fare.ù
Conosciamo le difficoltà e le potenzialità del tessuto sociale del nostro territorio. Se condividi quanto diciamo ti protagonista le responsabilità che il nostro presente oggi richiede, opponendosi al pericoloso declino della democrazia nel nostro paese e della nostra città.
Ti chiediamo un impegno per il cambiamento a partire dal voto alle prossime elezioni amministrative che definiranno la rotta e le mete della nostra città nei prossimi cinque anni.
Alessandro Tambellini ha dimostrato con il suo agire sempre corretto e coerente di salvaguardare il bene comune e di rispettare la democrazia e la nostra Costituzione. Per questo ti chiediamo di sostenerlo con il tuo voto coinvolgendo in questo sostegno il maggior numero di persone.
Una città solidale è coerente con la nostra storia.
Una città solidale è coerente con i nostri principi.
Una città solidale è fonte di speranza e di futuro.
Firmatari:
Angeli Paolo, Arata Giovanna, Bortoli Andrea, Carignani Gino, Casentini Nicoletta, Fulvio Ornella, Fulvetti Gianluca, Funaioli Francesco, Landucci Primo, Lazzari Alessandro, Lucchesi Piercostante, Luchini Raffaella, Maffei Daniele, Maffei Lorenzo, Martinelli Sabrina, Mascolo Monica, Milianti Beatrice, Moneta Vincenzo, Nardi Paola, Pacini Francesca, Pera Costanza, Sesto Rubino Pierfrancesco, Villani Claudio
26 Dicembre 2024