Quando a luglio con decreto ministeriale (DM 8 luglio 2014, n. 185) il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti ha nominato il Comitato tecnico scientifico per l’attuazione del piano nazionale di prevenzione rifiuti, , con a capo Andrea Segré , ho pensato che l’Italia, a capo del semestre europeo, può giocare un ruolo guida nella gestione sostenibile
delle risorse. Lo può fare partendo dai numerosi progetti, che in campo della prevenzione, da ormai oltre dieci anni, vengono realizzati in tutta la penisola. Progetti prima censiti dall’enorme lavoro di Federambiente e poi valorizzati dalla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti . Non è un caso infatti che dopo aver scaldato i motori ormai da 3 anni l’Italia ha il primato europeo del numero di azioni, in occasione della SERR, svolte sul proprio territorio, doppiando perfino la Francia che organizza la settimana
della prevenzione dal 2005. Il ministro ama spesso dire che come i ragazzi delle nuove generazioni sono definiti nativi digitali, perché sanno districarsi con maestria tra computer, tablet e smartphone, sogna una generazione nativa ambientale, capace di fare con leggerezza e automatismo la raccolta differenziata.
Alla vigilia della settima edizione della Settimana Europea per la prevenzione dei rifiuti penso allora che abbiamo un grande compito quello di trasformare i piani di gestione rifiuti in piani di prevenzione ed uso sostenibile delle risorse.
Propongo al ministro che elimini nel corso dei prossimi quattro anni la competenza della gestione dei rifiuti, perché così facendo diamo per scontato che i rifiuti si debbano per forza produrre, ma obblighi le regioni e gli enti pianificatori a redigere piani per l’uso sostenibile delle risorse, mappando le proprie risorse prime, ormai pochissime, ma soprattutto quelle prime seconde definendo piani per il massimo recupero di materia e l’efficientamento delle importazioni in ottica di economia circolare.
In questo senso la settimana per la prevenzione dei rifiuti non sarà solo una celebrazione della straordinaria volontà di cittadini, associazioni, enti locali, scuole, imprese, della loro creatività e capacità comunicativa, ma sarà un fondamentale appuntamento per la nostra economia e il nostro benessere.
di Roberto Cavallo presidente AICA vicepresidente ACR+
25 Dicembre 2024