L’importante lavoro della selezione dei materiali e l’invito a differenziare meglio
Da oltre un anno ho assunto la guida di Messinambiente. In questo anno, davvero intenso e ricco di difficoltà ma anche di soddisfazioni, ho avuto modo di incontrare tantissimi dei 574 dipendenti aziendali. Abbiamo organizzato assemblee aperte a tutti i lavoratori, riunioni di settore, sopralluoghi sulle varie sedi di lavoro di Messina e Taormina, percorsi di partecipazione interna aperti a tutti i dipendenti, momenti anche conviviali che ci hanno aiutato a conoscerci e cercare di costruire sempre più una buona squadra di lavoro. Ci sono stati anche momenti di scontro e di tensione ma sono serviti anche quelli a capire che vogliamo un’azienda migliore e l’unico modo per costruirla è quello di cambiarla tutti assieme, sempre a partire dal presupposto indispensabile del rispetto delle persone.
Da alcune settimane ho pensato che era ora di conoscere meglio l’azienda, e l’unico modo per farlo era di unirmi agli operai e condividere con loro turni di lavoro nei vari settori aziendali, dallo spazzamento, alla raccolta differenziata, dalla raccolta dell’indifferenziato agli ingombranti, dal taglio dell’erba fino al trasporto in discarica.
Ed è così che la scorsa notte, alle 23.30 ho tolto la giacca ed ho indossato tuta da lavoro e scarpe antinfortunistica e mi sono presentato a Pace alle 23:50, dove stava per iniziare il turno di lavoro 00-06 all’impianto di selezione sotto l’ex inceneritore. Mi è sempre piaciuto il lavoro anche faticoso e non mi sono mai tirato indietro quando la necessità lo richiede, ma in questa occasione ero proprio felice di partecipare alle attività che da un anno cerco di dirigere per migliorarne la produttività aziendale, assieme ai veri protagonisti Agostino, Rino e Pietro con cui ho avuto il grande piacere di condividere le sei ore di lavoro erano un po’ stupiti della mia scelta.
Erano stati avvisati dal loro responsabile qualche ora prima ma la sorpresa era comunque forte perché “mai era successo che i capi venissero con noi a lavorare”. Io non ho mai nascosto la mia antipatia per chi vive il potere (qualunque esso sia) per costruire una distanza culturale e gestuale con chi ha intorno o gerarchicamente sottoposto e per questo mi stupisce sempre notare che purtroppo è un atteggiamento raro tra i “capi”.
I camion della raccolta differenziata (dalle isole ecologiche e dai cassonetti) a mezzanotte dovevano ancora arrivare (iniziano la raccolta alle 22 ed in genere per quell’ora arrivano a scaricare i materiali) e così abbiamo iniziato a passare sul nastro della selezione (manuale) materiale arretrato di giorni precedenti e per tutta la notte ci siamo dedicati a togliere da quel nastro ogni tipo di scarto.
C’è una differenza sostanziale, in termini di qualità del materiale, tra quello in arrivo dalle isole ecologiche, ben più pulito (e gradevole da lavorare), e quello dei cassonetti dove mi è capitato di dover togliere da sacchi i sfusi un reggiseno, dei cappellini, delle scarpe e pinne da sub, bottiglie di vetro, tetrapack, sacchi di immondizia puzzolente. Insomma quando utilizzate i cassonetti pensate all’importanza della raccolta differenziata, fatta bene, per un mondo più pulito, per una maggiore sostenibilità ambientale, per i vostri figli ma anche per i vostri concittadini che lavorano a quell’impianto e si devono occupare di togliere i vostri errori o noncuranze con tanto lavoro.
L’impianto, a linea unica e ormai abbastanza obsoleta, è diventato un imbuto per le crescenti quantità dei materiali della raccolta differenziata ma vogliamo sperare che il nuovo impianto di selezione, pronto e terminato ormai da mesi, possa entrare presto in funzione perché sarebbe un beneficio per l’intera città e non solo…
E’ stata per me un’esperienza davvero positiva ed importante, che mi ha insegnato molto e che ripeterò sicuramente nelle prossime settimane in altri settori, appuntamento dunque alla prossima tappa del viaggio!
21 Novembre 2024